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ToroPreview, verso Torino-Lazio: i granata devono cambiare qualcosa?

CAGLIARI, ITALY - JUNE 27: Andrea Belotti of Torino celebrates his goal 3-2  during the Serie A match between Cagliari Calcio and  Torino FC at Sardegna Arena on June 27, 2020 in Cagliari, Italy.  (Photo by Enrico Locci/Getty Images)

Istruzioni per l’uso / Ogni settimana alcune domande sul prossimo match a tre dei nostri giornalisti, che ci dicono la loro sul momento del Toro

Redazione Toro News

"Quattro domande, tre pareri in merito. I nostri pareri, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Luca Sardo, Alberto Giulini e Lorenzo Chiariello.

"Il Torino torna in campo dopo la sconfitta di Cagliari (4-2 ndr). All'Olimpico arriva la Lazio di Simone Inzaghi: che partita vi aspettate?

"Sardo - Arriverà a Torino una Lazio alla ricerca sfrenata dei tre punti, considerando che i biancocelesti sono secondi a meno quattro dalla Juventus capolista. La squadra di Inzaghi dopo la vittoria contro la Fiorentina deve trovare necessariamente i tre punti per non permettere ai bianconeri la possibilità di scappare. Il Torino dovrà sfruttare al meglio questa "voglia" della Lazio di vincere e colpire non appena i bianconcelesti concederanno ai granata un occasione. Importante sarà non lasciare spazio ad Immobile e Luis Alberto, i due uomini più pericolosi della squadra di Simone Inzaghi.

"Giulini - Difficile fare previsioni in un momento tanto frenetico, non c’è stato tempo per recuperare che è già ora di tornare in campo. Contro la Fiorentina ho visto una Lazio un po’ meno lucida rispetto alle gare prima dello stop, non ancora al meglio della condizione. E poi i biancocelesti non hanno troppe alternative di livello ai titolari. Mi aspetto una gara in cui il Toro cercherà di abbassare il ritmo, facendo molta attenzione a non concedere il tiro da fuori ai centrocampisti avversari e soprattutto a non esporsi a contropiedi. Non credo ci sarà grande spazio per lo spettacolo, credo più ad una gara “alla Mazzarri” in cui i granata cercheranno soprattutto di distruggere il gioco della Lazio.

"Chiariello - Il peso della Lazio in questo campionato è evidente. E' una squadra con molta sintonia e che spesso e volentieri riesce a giocare a memoria, quindi non credo possa risentire in maniera eccessiva dell'assenza di Inzaghi in panchina. Penso che il Toro debba  necessariamente entrare in partita dal fischio d'inizio per evitare, come successo a Cagliari, di trovarsi sotto di due reti dopo 20 minuti. Credo però che ci possa essere il rischio che gli uomini di Longo, visto l'avversario importante, tendano ad aspettare e a concedere la gestione del possesso palla per evitare di scoprirsi. Ma così facendo la probabilità che i biancocelesti possano riuscire a presentarsi davanti a Sirigu aumenterebbe.

"La Lazio aprirà un mini ciclo di fuoco per i granata, che nel giro di due settimane affronteranno - oltre i biancocelesti - anche Juventus, Brescia e Inter. Sarà questo, secondo voi, lo snodo cruciale per la lotta salvezza?

"Sardo - Non credo. Tra queste partite i granata dovranno puntare a vincere sicuramente contro il Brescia, poi contro Lazio, Juventus e Inter saranno gare a sè. Dopo questa gare complesse, il Toro dovrà affrontare Genoa, Fiorentina, Hellas Verona, Spal, Roma e Bologna: credo invece che la squadra di Longo dovrà dare il massimo nelle ultime gare di questa stagione., più alla portata del Torino visto quest'anno.

"Giulini - Andrò controcorrente, ma penso che per il Toro la salvezza sia più vicina di quanto possa sembrare. La stagione è stata estremamente deludente ed il girone di ritorno è degno di un film horror, ma sei punti di vantaggio a dieci giornate dalla fine sono tanti. E poi in questo momento i granata hanno dietro sei squadre e la Fiorentina con gli stessi punti ma attualmente in svantaggio negli scontri diretti. Chiaro che servirà la vittoria contro il Brescia, ma non credo si tratti ancora di uno snodo cruciale.

"Chiariello - La distanza che separa il Toro dalla salvezza non è eccessiva, ma certo è che un calendario come questo non aiuta sulla carta. Ma per Longo sarà imperativo raccogliere quanti più punti possibili da ogni singola partita, indipendentemente dall'avversario e sotto questo aspetto, giocare ogni tre o quattro giorni potrebbe anche rivelarsi positivo. Chiusa una gara, vinta o meno, va immediatamente preparata la successiva e il livello di concentrazione non può mai calare.

"Dopo tre partite consecutive con un undici titolare pressoché identico è arrivato il momento per Longo di attuare qualche cambio di formazione?

"Sardo - Dopo la aver visto la partita contro il Cagliari credo di sì. Importanti sono stati i rientri di Ansaldi e Verdi che questa sera potrebbero partire dall'inizio, senza dimenticare Millico che contro i sardi ha fatto uno spezzone di partite e anche stasera Longo potrebbe concedergli una chance a gara in corso, considerata anche l'assenza di Zaza. Le partite sono tante in pochi giorni, non è facile sia al punto di vista mentale che fisico e non dimentichiamoci che sabato c'è il derby.

"Giulini - Per la stanchezza vista a Cagliari direi di sì. Ma non è semplice fare i conti con una rosa molto corta e due partite importanti alle porte. Penso a giocatori come De Silvestri e Rincon: sabato erano in sofferenza, ma sono due elementi importanti per gare in cui ci sarà da lottare come quelle di questa sera e del derby. Bisognerebbe capire quali siano le loro condizioni, anche perché i sostituti avrebbero caratteristiche diverse. Cambierei sicuramente qualcosa in attacco: Edera ha svolto un buon lavoro in fase di copertura, ma là davanti serve molto di più per riuscire a rendersi pericolosi.

"Chiariello - In Sardegna buona parte della squadra è sembrata davvero stanca. Aver recuperato Ansaldi e Verdi dà certamente qualche opzione in più al tecnico granata e credo che ora come ora il Toro abbia bisogno di energie fresche e di una spalla di maggior valore tecnico da affiancare a Belotti. Le scelte di Longo contro la Lazio dipenderanno molto, a mio parere, da quanta importanza deciderà di dare al derby con la Juventus di questo sabato.

"Qual è secondo voi il minimo di punti che dovrebbe raccogliere il Torino nelle prossime quattro partite per ritenersi "soddisfatto"?

"Sardo - A mio avviso i granata dovranno necessariamente vincere contro il Brescia. Poi con Lazio, Juventus e Inter non sarà affatto facile strappare punti a queste tre squadre impegnate nella corsa scudetto ma le tante partite in pochi giorni e lo spreco di energie potrebbe giovare alla squadra granata: i ragazzi di Longo dovranno essere bravi a sfruttare in quelle tre partite ogni occasione lasciata dagli avversari, così facendo qualche punticino si potrebbe strappare soprattutto all'Inter che in questo momento credo sia la squadra più in difficoltà delle tre.

"Giulini - Da un punto di vista della corsa salvezza direi tre: una vittoria con il Brescia sarebbe più che sufficiente per mettersi al sicuro. Vorrebbe dire salire a quota 34, facendo un passo importantissimo verso la salvezza. Ma non credo che possa bastare perché dei giocatori partiti con l’obiettivo di una qualificazione europea possano definirsi soddisfatti. E poi di mezzo c’è il derby… si può essere soddisfatti perdendolo? Se c’è un momento in cui la squadra deve tirare fuori l’orgoglio è proprio questo.

"Chiariello - Il Toro non può permettersi di lasciare punti in partite alla propria portata e visti gli avversari, il minimo utile penso possa essere quattro. Detto questo, credo che le gare con Lazio e Juventus siano quelle che maggiormente possano mettere in difficoltà i granata. Portare a casa i 3 punti in entrambe le partite sarebbe certamente un passo importante per la corsa salvezza, ma penso che in sfide così gli uomini di Longo debbano puntare a giocare la gara dal primo all'ultimo minuto, senza troppi calcoli sul risultato finale. L'Inter invece ha dimostrato lacune evidenti e penso possa essere una preda più abbordabile di quanto non lo sia stata lo scorso novembre. Infine, la sfida con il Brescia rappresenterà uno degli scontri diretti e come tale andrà giocata.