"Una cosa è certa: per il Toro affrontare il Milan qualche domenica prima sarebbe stato solo un vantaggio. La squadra di Allegri, infatti, ha a lungo viaggiato in questo campionato con una media punti degna di una formazione che insegue la salvezza e anche i granata sono stati spesso al loro passo, seppur gravati da un punto di penalizzazione. Ma sfortuna vuole che proprio adesso la musica sia decisamente cambiata in casa rossonera, dove, con il pari di Napoli e le vittorie contro Juve e Catania, si è tornati a puntare alto.Preso atto di ciò, gli uomini di Ventura domenica saranno chiamati a scendere in campo con le armi giuste per mettere in difficoltà il Milan e strappare almeno un punto che, data la situazione di classifica, diventa fondamentale in vista dello scontro diretto con il Genoa.INCUBO FARAONE... – Chissà se, dietro ai cancelli perennemente sbarrati della Sisport, il tecnico granata è riuscito a elaborare una strategia vincente per arginare quello che ormai è il pericolo numero uno delle difese del nostro campionato: El Shaarawy. La retroguardia granata dovrà fare a meno di una pedina importante, Kamil Glik, che ha ricevuto una giornata di squalifica per la famosa espulsione del derby. Pronto a sostituirlo Rodriguez, che ha rimpiazzato a lungo Ogbonna e che domenica sarà schierato proprio al suo fianco, come in questo campionato è avvenuto solo nel secondo tempo contro la Fiorentina.Una coppia di centrali ‘nuova’, dunque, dovrà provare a limitare l’attacco rossonero guidato dal suo giovane Faraone. ...MA NON SOLO - Ma attenzione anche a Bojan e Robinho, che con la loro velocità sono pronti a far male alla difesa di Ventura: il brasiliano, come El Shaarawy, ha riposato contro lo Zenit entrando solo nell’ultima fase del match. Occhio, poi, agli inserimenti dei terzini: De Sciglio conferma partita dopo partita il suo ottimo stato di forma, mentre Constant di fatto è un centrocampista e quando spinge sulla sua fascia si vede eccome.BUTTARLA DENTRO - Oltre che badare ad un’attenta fase difensiva, Ventura dovrà cercare di far quadrare i conti in attacco per riuscire a bucare la retroguardia di Allegri. Posto che l’allenatore del Toro non sembra intenzionato a lasciare in panchina Meggiorini (evidentemente perché soddisfatto del suo lavoro di ‘incontrista’ aldilà della sua scarsa incisività sotto porta), potrebbe essere una buona idea lasciar riposare Bianchi, apparso evanescente nel derby, e dare una nuova chance a Sansone, che in un altro big-match (quello contro il Napoli) riuscì ad essere decisivo (con la complicità di Aronica, ma siamo sicuri che quel pallone lo avrebbero messo dentro tutti i suoi compagni di reparto?).Gli esterni Santana e Cerci saranno, come sempre, il fulcro dell’azione granata in fase di spinta. Si spera però che stavolta riescano a dare un contributo alla squadra anche in copertura, soprattutto negli inevitabili momenti in cui il Milan cercherà di fare la partita.SPERANZE – Tutto sommato, si tratta di un match alla portata degli uomini di Ventura, che contro le grandi sono sempre riusciti a mettere in mostra un buon calcio aiutato dal prolungato possesso palla e dall’abilità nell’imbrigliare la costruzione di gioco dell’avversario. E il derby, fintanto che si è giocato ad armi pari, non ha fatto eccezione.Una partita difficile, senza dubbio, da cui il Toro, però, potrebbe non uscire a mani vuote. Con un po’ più di coraggio e di concretezza in area avversaria. Ma anziché una piramide, questa volta al Faraone sarà meglio costruire una gabbia.
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Un Milan d’assalto
Una cosa è certa: per il Toro affrontare il Milan qualche domenica prima sarebbe stato solo un vantaggio.
La squadra di Allegri, infatti, ha a lungo viaggiato in questo campionato con una media punti...
Fulvio Vallana (Twitter @FulvioVallana)
(sportlive.it)
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