"di Andrea Rosselli
toro
Un tridente da paura
di Andrea Rosselli
La classifica parla chiaro: quella di mercoledì sera ad Udine sarà una...
"La classifica parla chiaro: quella di mercoledì sera ad Udine sarà una partita durissima per questo Toro falcidiato dagli infortuni, ed il fieno messo in casina nelle ultime tre partite (anche alla luce del successivo impegno di sabato 3 novembre a San Siro contro il Milan) “rischia” di tornare molto utile alla squadra di Novellino.
"In effetti, il quinto posto conquistato dai friulani dopo le prime nove giornate è tutto tranne che casuale, così come non sono certo episodiche le straordinarie prestazioni esterne che hanno permesso alla squadra di Marino prima di fermare sul pari i campioni d’Italia dell’Inter e poi di battere Juventus e Lazio. Positivo anche il pari di Bergamo: unico passo falso lontano dal Friuli, il 2-3 di Genova contro i rossoblu. Ma non è che tra le mura amiche le cose vadano male: dopo l’incredibile 0-5 subìto dal Napoli alla seconda giornata, le “zebrette” hanno sconfitto con autorità Reggina e Parma, per poi dividere la posta col Palermo.
"Il grande merito dell’ex tecnico del Catania è stato quello di dare alla propria squadra un gioco estremamente offensivo e divertente, ma nel contempo redditizio: anche quando si è visto costretto a rinunciare a due colonne del centrocampo come Obodo e Pinzi, Marino ha trovato la quadratura del cerchio passando dal 4-3-3 ad un 3-4-3 che sembra funzionare a meraviglia, garantendo alla squadra anche una notevole solidità difensiva (di fatto, otto degli undici gol finora concessi dai friulani sono arrivati nell’arco di due sole partite, quelle con Napoli e Genoa). Un modulo tutto basato sulla velocità del tridente offensivo, e non potrebbe essere altrimenti potendo contare su un parco attaccanti da fare invidia alle grandi: Di Natale, Quagliarella, Asamoah, Floro Flores e Pepe. Più spazio per i primi tre, ma le rotazioni non mancano, anche dal primo minuto.
"Molto più “fisse” le scelte per quanto riguarda difesa e centrocampo, anche se la serie di impegni ravvicinati potrebbe portare qualche cambiamento per la partita di mercoledì. Ma squadra che vince (e gioca bene) non si cambia, si sa, ed infatti Marino da tre partite schiera sempre gli stessi giocatori sia nel reparto arretrato che in quello centrale. La difesa è tutta straniera, e rappresenta la celebrazione della straordinaria organizzazione messo in piedi dal presidente Pozzo per scovare talenti in giro per il mondo: davanti al portiere sloveno Handanovic, ex Rimini e lungamente accostato al Toro prima dell’arrivo di Sereni, troviamo infatti il colombiano Zapata (uscito per infortunio all’Olimpico e rimpiazzato dal ceco Zapotocny: difficilmente ci sarà contro il Toro), il colombiano Felipe ed il serbo Lukovic.
"Per quanto riguarda il quartetto di centrocampo, anche qui zero turnover, almeno nelle ultime settimane. Gli esterni, rispettivamente a destra e sinistra, sono Mesto e Dossena, due giocatori capaci di interpretare molto bene sia la fase difensiva che quella offensiva (come richiesto nei moduli con la difesa a tre); e la prova di quanto si siano comportati bene in questo avvio di stagione sta nel fatto che entrambi hanno fatto compagnia a Rosina tra i convocati da Donadoni per la recente amichevole col Sudafrica. I centrali, in assenza di Pinzi e Obodo, sono invece D’Agostino ed il giovane svizzero di origine turca Inler, una delle sorprese più piacevoli del campionato.
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