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Vamos Toro, orgoglio e dignità

di Flavio Bacile

 

Per la terza volta Gianni De Biasi si siede sulla panchina del Torino, con l’intento questa volta di non lasciarselo più sfuggire, perché al Toro non si...

Redazione Toro News

di Flavio Bacile

Per la terza volta Gianni De Biasi si siede sulla panchina del Torino, con l’intento questa volta di non lasciarselo più sfuggire, perché al Toro non si può mai dire di no, malgrado incomprensioni ed una dialettica da registrare, per essere in sintonia con il numero uno, il presidente, senza rinunciare mai ad essere autentico e concreto.

Un ritorno quello di GDB che non mi ha sorpreso più di tanto, anche perché come ha detto Cairo è l’uomo giusto per capacità ed esperienza, uno che conosce società ed ambiente, uno che riesce a leggere l’umore non sempre “facile” della piazza, un ottimo motivatore.

Un allenatore, per quello che può valere, che personalmente stimo, che ha dimostrato con questo ritorno un attaccamento particolare per questi colori, un uomo sicuramente non facile, spigoloso ed ombroso a volte, ma dalla faccia e dal sorriso tranquillizzante, uno che può rasserenare questo “ambiente granata” sempre in fermento, e spero, esaltare un gruppo che ha perso autostima e coraggio.

Il primo allenatore di Cairo, il Ferguson …. a rate, quello che ha dato origine, con Cairo s'intende, al quel progetto Toro che deve riportare questa gloriosa società la dove merita, dove storia e blasone impone.

Un uomo che ha Torino ha lavorato bene, dati alla mano, raggiungendo gli obiettivi che società e tifoseria si erano imposti; promozione con una squadra costruita dal nulla in dieci giorni, salvezza con un gruppo che era sembrato sprofondare in un abisso senza ritorno.

Allora, per questa gente del Toro che piange, ride, si esalta e si deprime, cosi legata alla propria squadra ed alle proprie tradizioni, ripartire non è una colpa ne una vergogna; perché se appartieni al Toro impari prima il rispetto, l’orgoglio, la dignità, l’amore, e poi conosci tristezza e sofferenza, l’uomo prima dell’allenatore, del giocatore e del tifoso.

Riparti Toro, con orgoglio e dignità.

E, per ripartire nel modo migliore il calendario propone la prima della classe, l’Internazionale del presidentissimo Moratti, che forse non è più la squadra schiacciasassi della passata stagione, ma è pur sempre la squadra più accreditata per vincere il titolo, quella che ha i giocatori migliori, la rosa più completa, ed a mio parere il giocatore più forte d’Europa (Ibrahimovic)