Un mercato di gennaio senza acquisti. Un unicum nell'era Cairo, che di per sè non aveva mai visto sessioni invernali così scoppiettanti. Zero acquisti, già: perchè Vitalie Damascan è un colpo per il futuro, un ragazzo che chissà quando sarà pronto per giocare nel Torino, e che in ogni caso non si è potuto ancora tesserare per la mancanza del passaporto comunitario. Per il resto, solo operazioni in uscita: rosa sfoltita con le partenze degli esuberi Gustafson, Sadiq, De Luca e Boyè. Operazioni che certamente non hanno indebolito il Toro, visto il loro contributo nella stagione in corso.
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Il mercato del Torino è fermo a zero. Ma stavolta non è uno scandalo
Il Torino ha poi davvero tutte queste necessità tecniche? Numericamente la rosa è completa in ogni reparto, eccetto che a centrocampo: cinque mediani puri rischiano di essere pochi, ma - incrociando le dita per la salute di Obi - Ansaldi ha dimostrato di potersi adattare da mezzala. Donsah sarebbe stato un bel colpo di prospettiva, ma non è certo un giocatore che vince le partite da solo, e poi chi è poco convinto del Torino è giusto che stia dove è. Per il resto, quattro uomini di fascia, cinque difensori centrali; sei attaccanti, che sono sufficienti per tre posti, figuriamoci per due. Il vice-Belotti? A quanto pare lo può fare Niang, due reti in tre partite con Mazzarri. Se il tecnico vorrà e saprà recuperare Ljajic, il reparto offensivo può considerarsi idoneo. Qualitativamente, siamo convinti che con il recupero di tutti gli infortunati il Torino possa essere competitivo così.
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