Come spiegare un Genoa che non riesce a concretizzare il suo possesso palla?
"Non lo so. Non è per fare polemica, non lo so veramente".
Ha esordito Pellegri, il più giovane esordiente insieme ad Amedeo Amadei: "Non è pronto ovviamente, ha bisogno di un paio di anni di lavoro per diventare un attaccante del Genoa. Ma può diventare un giocatore importante per la nostra società: oggi il suo esordio è un premio soprattutto per il nostro Settore Giovanile".
Un bilancio di questa prima parte di stagione?
"Sono contentissimo della crescita di alcuni giocatori come Cofie, Laxalt e Munoz. Ci è mancato sicuramente Pavoletti: questa squadra ha creato tanto, avrebbe potuto raccogliere qualcosa in più, ma se segniamo poco è anche colpa nostra".
Un abbraccio particolarmente sentito con Rincon a fine partita: era un commiato in vista di una possibile partenza a gennaio?
"Rincon oggi ha giocato con grande dolore fisico: ho voluto ringraziarlo. Aldilà della sconfitta, quando un giocatore dà tutto nonostante problemi fisici, è tanta roba per un allenatore".
In precedenza ai microfoni di Mediaset, il tecnico si era lamentato per il comportamento dei raccattapalle: "Mi sono arrabbiato. Il loro comportamento è stato vergognoso: nemmeno in Interregionale ci si comporta così, con palloni che sparivano improvvisamente, ed è normale che poi i giocatori reagiscano in un certo modo".
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