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Carrera in attesa di sentenza per omicidio colposo

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 Era la notte di capodanno del 2011, quando l'ex difensore di Juventus ed Atalanta, attualmente sulla panchina bianconera dello squalificato Antonio Conte, di ritorno da una festa travolse col suo mastodontico Mercedes Classe R la Ford Ka di due...
Diego Fornero

Era la notte di capodanno del 2011, quando l'ex difensore di Juventus ed Atalanta, attualmente sulla panchina bianconera dello squalificato Antonio Conte, di ritorno da una festa travolse col suo mastodontico Mercedes Classe R la Ford Ka di due giovani ragazze del bergamasco, ferme, in seguito ad un tamponamento, sulla corsia di emergenza dell'autostrada A4 Milano - Venezia all'altezza di Bergamo. La prima morì sul colpo, la seconda si spense poco dopo in ospedale e Massimo Carrera, che sulla propria vettura trasportava moglie e figlia, fu sottoposto immediatamente ad accertamenti tossicologici, non risultando superiore ai limiti di legge per quanto riguarda il tasso di alcolemia.

 

LE CIRCOSTANZE - Eppure, i legali delle due ragazze decedute, appena 23enni, oltre al Sostituto Procuratore di Bergamo, non ci vedono chiaro nella vicenda. L'illuminazione del tratto era infatti, a loro dire, sufficiente a consentire una frenata di emergenza, ed accusano l'ex calciatore di non aver rispettato i limiti di velocità e di non aver adoperato l'opportuna prudenza, accusandolo, per l'appunto, di omicidio colposo plurimo, ossia di quella forma di omicidio nel quale chi agisce, pur non intendendo direttamente causare la morte di qualcuno, omette le opportune cautele che potrebbero causare un incidente letale.

 

LA DIFESA - Ovviamente, la difesa dello juventino nega tutte queste circostanze e si appella alla scarsa illuminazione del tratto in oggetto (che, a dire il vero, non presenta alcuna particolarità rispetto a molti altri, essendo non illuminato direttamente esattamente come la quasi totalità dell'autostrada). Chiaramente, secondo il pensiero dell' "uomo comune" tale circostanza non dovrebbe essere sufficiente a scagionare Carrera dall'accusa, ma è pur vero che, a livello giurisprudenziale, la fattispecie dell'omicidio colposo nell'infortunistica stradale non viene provata così frequentemente.

 

LA SENTENZA - In ogni caso, anche qualora il 9 ottobre, data nella quale è attesa la Sentenza del GUP di Bergamo Bianca Maria Bianchi, arrivasse una condanna (Carrera ha scelto il rito abbreviato, quindi già in questa sede potrebbe arrivare una Sentenza sfavorevole, così come una sua assoluzione), e anche qualora questa venisse confermata in appello (e i tempi si allungherebbero, poiché si tratterebbe di almeno un altro anno di processo), ben difficilmente l'allenatore in pectore della Juventus, in quanto incensurato, sconterebbe anche solo un giorno di carcere, poiché interverrebbe il meccanismo di sospensione condizionale della pena.

 

SERENITA' OSTENTATA, MA... - Voci vicine all'attuale allenatore affermano che sia rimasto molto turbato dalla vicenda, sia a livello familiare (la moglie ha dovuto subire l'amputazione di 3 falangi in seguito all'incidente), sia a livello emotivo (si dice che non guidi più le sue potenti vetture al calare del sole). Ma, soprattutto, non sarebbe più così sicuro di una sua assoluzione in primo grado. La prossima settimana si chiarirà ogni dubbio ma resta da chiedersi: fra giustizia sportiva e giustizia penale, la serenità ostentata negli ambienti bianconeri sarà reale? Qualche piccolo scricchiolio ultimamente si è intravisto, ora staremo a vedere.Diego Fornero (twitter: @diegofornero)

(foto: calciosport24.it)

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