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Imparare, archiviare e ripartire

di Stefano Brugnoli

Tre i verbi che devono scandire le azioni nella prossima settimana granata, tre come i gol presi dal Torino in un match che poteva dire tanto sulle capacità e potenzialità della squadra...

Redazione Toro News

di Stefano Brugnoli

Tre i verbi che devono scandire le azioni nella prossima settimana granata, tre come i gol presi dal Torino in un match che poteva dire tanto sulle capacità e potenzialità della squadra granata e invece ne ha messo a nudo i limiti.Prima di addentrarci sul futuro prossimo uno sguardo doveroso va dato alla partita. Il calcio è fatto di episodi e i primi cinquanta minuti lo hanno dimostrato ampiamente, due decisioni arbitrali avverse, la prima sul cross sbagliato di Garofalo che il portiere ha respinto con l’aiuto del palo, nessuna immagine è in grado di dire se poteva esserci il gol, probabilmente l’arbitro ha avuto ragione a non darlo ma quante volte si sono dati gol meno clamorosi di questo e viceversa; la seconda invece è la mancata ammonizione di Zecchin per fallo volontario di mano all’inizio del match che aggiunta a quella comminatagli a metà primo tempo per una vistosa trattenuta avrebbe obbligato i padroni di casa a giocare in dieci per oltre un ora. Gli altri episodi sono le poche azioni da rete dall’una e dall’altra parte che però si sono concluse con esiti differenti, il fatto che il Torino fosse stato il primo ad averle avrebbe potuto cambiare il risultato pero in tutte queste occasioni i giocatori del Varese hanno dimostrato più cattiveria agonistica e sono stati, giustamente, premiati.E qui ci sta il primo verbo: imparare. È vero che forse in B nessuno gioca con l’intensità dei ragazzi di Sannino, è vero che il Toro per almeno mezz’ora non ha sfigurato ed è stato più squadra di quella che ha esordito in campionato, però è altrettanto vero che per la seconda volta il Varese ci ha dato una lezione di come si deve giocare a calcio ma soprattutto in B e cioè massima attenzione in fase difensiva, non mollare un attimo in nessuna parte del campo e continuare a giocare anche quando si è in vantaggio; per fare questo però bisogna stare bene fisicamente e il Torino oggi non è stato all’altezza del Varese però non ho mai visto nessun varesino affrontare un contrasto con poca decisione mentre qualche granata soprattutto là davanti non ha brillato certo per agonismo.Una sconfitta come questa va archiviata subito dopo aver imparato la lezione e lavorato per correggere e migliorare gli errori fatti, in questo mi riferisco soprattutto al secondo gol preso dove la difesa a zona ha fatto acqua sulla punizione e non certo solo per colpa del portiere che avrebbe però potuto rimediare a precedenti errori dei compagni di reparto. Archiviare vuol dire non stare a rimuginare tanto su quello che è stato e che poteva essere come il superamento del Varese in classifica, archiviare vuol dire evitare di fare la ricerca di chi ha più colpe in questa sconfitta e di cercare un capro espiatorio a tutti i costi, in fin dei conti si veniva da dieci risultati utili, lo stesso Varese sconfitto sabato scorso a Piacenza veniva da una serie altrettanto lunga di risultati e si è visto come è ripartito oggi.Ripartire vuol dire lavorare con maggiore impegno durante la settimana, questo non perche non lo si faccia già ma con l’esclusivo intento di migliorarsi individualmente e come squadra. Questo ripartire deve essere della squadra che deve riparare agli errori commessi oggi aumentare nella brillantezza fisica per poi conseguire una vittoria convincente sabato prossimo e della società che deve cercare di migliorare la squadra per centrare l’obiettivo che ora dista 10 punti. Un rinforzo è già arrivato, ha fatto vedere qualcosina di quello che è in grado di fare e il suo impiego dovrà apportare maggiore qualità per sopperire alla quantità del compagno che andrà a sostituire, solo se questo saldo sarà positivo il Torino beneficerà dell’acquisto di Budel e con la squalifica di De Vezze lo verificheremo già sabato.Tra i verbi che ho messo per questa settimana non c’è contestare, questo verbo non porta a niente porta solo a creare confusione e adesso c’è bisogno di tutto meno che di confusione, ci vogliono lucidità, chiarezza e determinazione nel fare al meglio le cose in settimana.

(foto M.Dreosti)