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Torino, pochi rimpianti di mercato. Ma Laurienté valeva un sacrificio economico

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Nelle ultime sessioni di mercato il Torino ha sondato diversi giocatori e alcuni di questi si stanno mettendo in mostra altrove

Federico De Milano

Il calciomercato, si sa, in ogni sessione è caratterizzato da molte trattative: alcune si concretizzano, altre no, con i direttori sportivi che si muovono sempre per avere più opzioni possibili a propria disposizione. Il Torino infatti nelle ultime sessioni di mercato ha sondato o negoziato per molti giocatori in sede di mercato e non tutti, ovviamente, si sono poi trasferiti in granata. Ma che ne è stato di coloro che sono stati un obiettivo dei granata ma che poi non sono mai sbarcati all'ombra della Mole?

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Laurienté e Faes stanno ripagando gli investimenti onerosi

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Uno dei giocatori che il Torino ha trattato maggiormente la scorsa estate è stato Armand Laurienté. Il classe 1998 francese ha rappresentato una pista per la trequarti della squadra di Juric ma alla fine la dirigenza granata ha preferito altre soluzioni come Vlasic e Miranchuk perché più economiche. I francesi del Lorient, proprietari del cartellino, chiedevano infatti solo una cessione a titolo definitivo, esigenza che ha saputo soddisfare solamente il Sassuolo, che lo ha preso a 10 milioni più uno di bonus. In neroverde Laurienté sta facendo buone cose e ha già saputo realizzare 2 gol e 3 assist in 9 presenze in Serie A: un sacrificio economico per lui non sarebbe stato vano. Il Torino non ha investito sulla trequarti, ma sul sostituto di Bremer, Perr Schuurs, che ha fin qui fatto vedere ottime cose. Un nome alternativo all'olandese era quello di Wout Faes dello Stade Reims che nelle ultime ore di mercato estivo è passato al Leicester. Il difensore classe 1998 si sta ritagliando uno spazio molto importante in Premier e da quando ha messo piede in campo a metà settembre non ha più saltato un minuto. Grazie alle sue prestazioni sta aiutando anche il Leicester a risalire in classifica dopo che a settembre si trovava all'ultimo posto. Grazie a questa crescita mostrata in Inghilterra, Faes si è guadagnato anche una chiamata dal suo Belgio per i Mondiali attualmente in corso in Qatar. Non si parla dunque di un vero rimpianto di mercato, anche perchè il giocatore è costato ben 17 milioni alle Foxes.

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Casadei e Dovbyk: due profili meritevoli di una chance?

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Un'occasione di mercato per il Toro era stata rappresentata anche da Artem Dovbyk, attaccante ucraino che sembrava essere in uscita dal Dnipro-1 per compiere il grande salto in uno dei principali campionati. In estate il suo era stato uno dei nomi più quotati per diventare il nuovo centravanti del Torino ma alla fine non se ne fece nulla. Oggi Dovbyk è rimasto al Dnipro-1 e a suon di gol sta trascinando la sua squadra in testa alla classifica del campionato ucraino. Per lui si contano già 10 gol e 2 assist in 13 partite di campionato. Il Torino ha preferito puntare pienamente su Pellegri: vedremo chi avrà avuto ragione. Un altro calciatore che sarebbe potuto arrivare al Toro è Cesare Casadei che era stato inizialmente coinvolto in uno scambio con Bremer tra Inter e Torino. Il giovane centrocampista classe 2003 alla fine si è trasferito al Chelsea per circa 15 milioni di euro. Con la maglia dei Blues sta brillando come testimoniato dai 4 gol (oltre che da un assist) messi a segno in 8 presenze tra campionati e coppa nella squadra riserve. Casadei e Dovbyk rappresentano forse due rimpianti per il Toro per quello che stanno facendo vedere anche se bisogna ammettere che non hanno ancora mai giocato ai livelli più alti.

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Gatti e quel derby vinto dalla Juventus lo scorso gennaio

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Non si può dire la stessa cosa per quanto riguarda Federico Gatti, oggetto di un derby di mercato tra Torino e Juventus vinto lo scorso gennaio dai bianconeri. Il difensore ex Frosinone fino a questo momento sta andando incontro a più difficoltà del previsto nella squadra di Allegri. Arrivato a 24 anni alla sua prima esperienza in Serie A, Gatti è riuscito a giocare solamente 4 partite in campionato, però nessuna consecutiva, oltre che due presenze in Champions League nelle ultime partite del girone. E' stato convocato anche in Nazionale, ma fin qui non ha mai convinto appieno. Il livello delle sue prestazioni sembra poter essere alzato e non rappresenta per adesso un rimpianto per il Torino che era alla ricerca di un difensore pronto fin da subito per una maglia da titolare.

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