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Toro, ecco perché Birsa non è stato riscattato

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In queste settimane, con l'esplosione in parte inaspettata di Valter Birsa tra le fila rossonere, in tanti ci avete scritto domandandoci come mai il Torino non l'abbia riscattato, avendo per le mani un'opzione sull'acquisto del giocatore, una...
Manolo Chirico

In queste settimane, con l'esplosione in parte inaspettata di Valter Birsa tra le fila rossonere, in tanti ci avete scritto domandandoci come mai il Torino non l'abbia riscattato, avendo per le mani un'opzione sull'acquisto del giocatore, una volta terminato il prestito. In tanti hanno ipotizzato un 'cattivo' rapporto col tecnico Ventura, altri hanno invece puntato il dito sull'aspetto prettamente economico. Proviamo, quindi, a chiarire ogni vostro dubbio.   IL RAPPORTO CON VENTURA – Per prima cosa, andiamo subito a fugare ogni dubbio riguardante gli aspetti caratteriali che spesso e volentieri incidono sull'equilibrio generale dello spogliatoio: Birsa non ha mai avuto alcun tipo di problema con il tecnico Ventura, anzi. A giugno il giocatore aveva dato la sua piena disponibilità a continuare la sua avventura qui a Torino e, pertanto, agli ordini dell'allenatore ligure. Proprio perché positivamente impressionato dai suoi metodi di lavoro, grazie ai quali lo stesso Birsa è riuscito a rimettersi in gioco, maturando complessivamente 18 presenze tra campionato e coppa.   IL NO DEL TORO – Nonostante una stagione all'altezza delle aspettative, il Torino decide appunto di rinunciare di fatto all'opzione di riscatto e dopo il prestito, il centrocampista fa ritorno al Genoa. Ed è qui che andiamo a chiarire il secondo dubbio: quello legato alle condizioni economiche. Quest'ultimo aspetto non è stato neppure preso in considerazione dai granata che avrebbero rinunciato a riscattare Birsa per ragioni puramente tattiche. Il giocatore interessava ancora, ma i granata erano concentrati sul cambio di modulo che necessitava l'inserimento di qualche mezzala. Un ruolo che Birsa ha fatto in carriera giusto un paio di volte, infatti, lo sloveno dà il meglio di sé quando gioca sulla trequarti: posizione non contemplata negli schemi attuali di Ventura.    IL SÌ DEL MILAN – Dati gli ottimi rapporti tra Galliani e Preziosi, ecco che ad un certo punto per Birsa si sono spalancate le porte di Milanello. I rossoneri, scegliendo di mandare in prestito Traorè, e vendendo Boateng, avevano quindi bisogno di un giocatore come lui: trequartista naturale, ma in grado di manovrare anche sui lati, a ridosso dell'area avversaria. Allegri lo stima per il grande l'equilibrio tattico che lo sloveno riesce a garantirgli e, seppur tra lo stupore di molti, il ragazzo sembra essersi calato perfettamente nella parte.    Dunque, nonostante il rapporto con Ventura fosse buono, nonostante non ci fossero chissà quali ostacoli di natura economica, Birsa non è stato riscattato. Ed il motivo è puramente legato a ragioni di natura tattica. Un pizzico di rimpianto ci può stare, ma a questo punto bisogna ammettere che il 'matrimonio' tra lo sloveno ed il Toro, non era più possibile.

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