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Serie A, commento alla 6.a giornata

di Nino Mancini  La sesta giornata ha avuto nell'anticipo del pomeriggio il piatto forte con la sfida al vertice, dove l'Inter di Mancini ha passeggiato contro una Roma apparsa meno brillante dell'avvio di stagione e penalizzata...
Nino Mancini

di Nino Mancini 

 

La sesta giornata ha avuto nell'anticipo del pomeriggio il piatto forte con la sfida al vertice, dove l'Inter di Mancini ha passeggiato contro una Roma apparsa meno brillante dell'avvio di stagione e penalizzata dall'inferiorità numerica per un'ora. Spalletti deve comunque registrare la difesa, che ha preso otto gol in sette giorni, anche in ottica Champions dove l'attende la trasferta di Manchester; come nello scorso torneo dopo una partenza lenta i nerazzurri sembrano aver ritrovato la fisicità e la fluidità di gioco.

Nel posticipo serale la Fiorentina ha passeggiato a Livorno con l'ultima baby scoperta di Pantaleo Corvino, l'argentino Osvaldo che ha debuttato nel nostro campionato con una doppietta; la panchina di Orsi inizia ad essere a rischio.

Il programma domenicale ha visto nel pomeriggio l'ennesimo passo falso del Milan fermato in casa da un buon Catania, Ancelotti ha ridotto al minimo il turnover ma i risultati non migliorano e la distanza dalla vetta inizia ad essere cospicua; il Palermo perde ad Empoli una partita giocata male, prima vittoria di Cagni che sta ritrovando il gioco dello scorso torneo.

Il Napoli orfano del suo pubblico si fa beffare dal Genoa negli ultimi minuti dopo aver recuperato un autogol di Cannavaro, mentre l'Udinese dopo aver sciupato molte occasioni nel primo tempo è costretta a rimontare il vantaggio del Parma prima di chiudere la partita con il redivivo Quagliarella.

Giampaolo torna alla vittoria dopo quattro giornate grazie ad un generoso rigore nei primi minuti e alla bravura del portiere che non concede nulla ai suoi ex del Siena; Cassano torna al gol per sigillare la netta vittoria della Sampdoria a spese dell'Atalanta in una partita piacevole con diverse occasioni da rete per entrambe le squadre.

Partita non imperdibile al Granillo dove la Lazio porta via un punto non del tutto meritato, i calabresi andati quasi subito in vantaggio non hanno chiuso il match e sono stati raggiunti nel finale.

Il posticipo regalava dopo cinque anni il derby della Mole, un manipolo di idioti ha provato a rovinarlo con degli scontri nel pomeriggio; la partita è stata gradevole per intensità di gioco anche se non ci sono state molte occasioni da gol.

L'ha spuntata la Juventus nel recupero con un gol di Trezeguet in posizione dubbia, i granata escono a testa alta per la prestazione, hanno profuso impegno ed agonismo e avrebbero meritato il pareggio; ora però la classifica piange, servono quindi punti al più presto.

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