Lazio-Toro, la difesa è da rivedere

Ancora una sconfitta esterna, la terza in quattro partite fuori casa in questa stagione per il Torino, che soffre di un evidente mal di trasferta. Da febbraio ad oggi, i granata hanno subito gol in 12 gare esterne su 13 in campionato. I punti in classifica restano 8, ma non è il caso di fare drammi: sono solo due in meno rispetto alla scorsa (straordinaria) annata.

PROBLEMI NELLE RETROVIE – Qualcosa tuttavia non è andato contro la Lazio, è evidente. I problemi più grossi si sono evidenziati nella retroguardia, che tanto bene ha fatto in questa prima parte di stagione, ma soprattutto in Europa e contro squadre molto più abbordabili. Quando ha affrontato attacchi di un certo spessore (Napoli e Lazio) la difesa granata è andata in difficoltà. Ieri il Torino ha concesso agli avversari ben 7 tiri nello specchio della porta: solo contro i partenopei ne ha subiti di più in questa stagione. I due gol sono arrivati su situazione di palla inattiva: tre in totale quest'anno; inoltre il Toro è la squadra che ha subito più reti da punizione diretta, due.

BENTORNATO PRINCIPE! – Anche questa sconfitta porta con sé però qualche notizia positiva: il ritorno di Alexander Farnerud, oltretutto coronato da un goal. Il Principe di Svezia mancava dai campi di gioco dallo scorso 6 aprile, dalla partita al Massimino contro il Catania (e anche in quel caso era andato a segno), prima di subire la rottura del legamento crociato. Pochi però si sarebbero aspettati un esordio dal primo minuto per il centrocampista svedese, in un ruolo non proprio a lui congeniale: trequartista alle spalle dell'unica punta Quagliarella. Farnerud però non ha deluso: un goal, cinque tiri per lui (nessuno più di lui in questo match), 30 passaggi effettuati in totale. Anche dal suo recupero si deve ripartire, per ritrovare subito la vittoria contro un Parma in piena crisi.

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