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Toro, al derby guardali negli occhi…

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Il Guazzabuglio di Renato Tubere / Vi ricordate le Bangles? Una gara come le altre, vicini ai martiri dell'Ucraina
Renato Tubere

Un, due, tre. Ma potevano essere anche quattro o cinque. Gol e palle gol come se piovessero. La curva dell'Hellas letteralmente raggelata: povero Romeo, Giulietta ti ha messo le corna in un battibaleno! 

MANIC MONDAY - Lo spicchio di Maratona presente al Bentegodi, assieme ai numerosi fedelissimi granata del Nord Est, fino allora preoccupati per un primo tempo un po' timido concluso in svantaggio dai propri beniamini, vanno in estasi. Il Toro mette all'improvviso la sesta marcia e va che è una bellezza! E soprattutto dimostra di avere un potenziale offensivo di tutto rispetto. Cerci e Immobile - quest'ultimo diventato a furia di reti il sogno proibito di un certo Jurgen Klopp - ma non solo loro! Finalmente esce dal guscio della sua sconcertante timidezza agonistica El Kaddouri. Il “Sultano Berbero”, valendosi dell'avanzamento di Vives e degli altri centrocampisti, di colpo trova la posizione di trequartista lungamente cercata già in altre partite dove era poi stato sostituito quasi per disperazione. Due assist e un gol dell'ottimo Omar annientano i padroni di casa raggiungendoli in classifica a quota 36. All'uscita dallo stadio, magari guardando in faccia i tifosi locali che, per usare un eufemismo, non si erano certo distinti per il bòn tòn, qualche granata sarà salito in auto per tornare subito a casa canticchiando: “E' solo un altro frenetico lunedì!” o, nella versione originale in inglese: “It's just another manic Monday!”. Un hit degli Anni '80 delle affascinanti Bangles ...

GUARDARLI NEGLI OCCHI – Fra 48 ore Kamil Glik, capitano corazziere di questo Toro a caccia di conferme, andrà a misurarsi nel catino infuocato di Savonera con la capolista. Si dibatte su quale modulo Ventura dovrà adottare per questo derby. Gli uomini di Conte sono reduci dalla gara di Europa League di ieri vinta, non così nettamente come si pensava alla vigilia, contro la settima in classifica del campionato turco. Le assenze di Chiellini e Barzagli in difesa potrebbero rappresentare una ghiotta opportunità per Ventura. Ma, tralasciando la tattica, bisognerà innanzi tutto rimuovere dalle menti il ricordo delle ultime sfide cittadine. Bisognerà cioè scendere in campo guardando negli occhi uno a uno gli avversari e, al fischio d'inizio, eseguire le consegne del proprio mister senza farsi distrarre da nulla o da nessuno. Determinati, pazienti, capaci di colpire al momento giusto quel reparto che, privo di due giocatori esperti e smaliziati, farà sicuramente qualche errore di posizione o di tocco durante la gara. E, a proposito, che a nessuno venga in mente di riesumare vecchi derby vinti o anche solo pareggiati. Domenica, ore 18,30 a Savonera si giocherà una delle tante delicate trasferte del campionato di serie A: come cantava un certo Francesco Guccini nella celeberrima “Avvelenata” … a culo tutto il resto!

SOCHI, GUERRA O PACE? - Chiudo con un pensiero a Kiev, Ucraina. Ieri ci sono stati cento e più morti che hanno sacrificato la vita per non volere piegare il capo al vassallaggio politico ed economico dei potenti vicini di casa russi. Non molto lontano a Sochi in Russia si disputano le XXII Olimpiadi invernali. Gli antichi mantenevano la parola data quando, nel corso di questa manifestazione che raggruppa sportivi di tutte le nazioni del mondo, sospendevano tutti i conflitti in atto. Oggi assistiamo sbigottiti a una guerra civile che si svolge a pochi chilometri dalle gare e a cui spesso assiste il presidente della Russia, tutt'altro che estraneo a queste torbide vicende. Chiedere alla nostra delegazione di astenersi dal partecipare alla cerimonia di chiusura vi sembra forse troppo, amici granata, per onorare la memoria di questi nuovi martiri?

 

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