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EDITORIALE

Il Toro che piace a tutti

UDINE, ITALY - APRIL 10:  Davide Nicola, Head Coach of Torino F.C. 
 looks on prior to the Serie A match between Udinese Calcio  and Torino FC at Dacia Arena on April 10, 2021 in Udine, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors.  (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Il Torino contro la Roma gioca la miglior partita stagionale e sublima il percorso in granata di Davide Nicola: ora il lavoro va completato al più presto per programmare il futuro

Gianluca Sartori

La cautela è sempre d’obbligo perché il calcio è uno sport difficilmente prevedibile. I punti in classifica, dopotutto, sono solo 30. Però il Torino visto contro la Roma con la corsa salvezza non ha niente a che fare. Prestazione maiuscola di Belotti e compagni, è stato una delle più belle versioni del Toro degli ultimi anni: sicuramente il miglior Toro di questa stagione, almeno dal punto di vista della produzione offensiva. Se ad Udine si era vista una squadra tignosa e organizzata ma aiutata anche dalla fortuna, contro i giallorossi abbiamo assistito a un Toro a tratti da stropicciarsi gli occhi per intensità e prolificità della manovra offensiva. Che la squadra fosse viva e avesse carattere era noto a tutti da tempo, non così il fatto che potesse esprimere un calcio così gradevole. Vittoria strameritata contro un avversario di qualità e chi ha visto la partita sa che non è giusto sminuire i meriti del Torino parlando di una Roma che ha snobbato l’impegno perché concentrata sull’Europa League.

Una prestazione così accantona tutti i dubbi (anche quelli leciti) e sublima i meriti di Davide Nicola, che sta conducendo un percorso da applausi. Ad oggi è lecito dire che si tratta dell’allenatore giusto al posto giusto. Ha preso per mano la squadra e, tra mille difficoltà, l’ha portata fuori da un vortice negativo anzitutto psicologico che durava da un anno. Chissà cosa sarebbe successo, fosse stato Nicola l'allenatore del Torino da inizio stagione. Ad ogni modo, un (capo)lavoro simile merita di esser concluso il prima possibile. Se il Toro saprà confermare di essere quello visto contro la Roma, il raggiungimento della quota salvezza sarà solo questione di (poco) tempo. Un traguardo da tagliare quanto prima in modo da poter iniziare a programmare il futuro. Ora è tempo tuttavia di pensare ancora al presente: anche dalla capacità di mantenere fame e umiltà a Bologna si misureranno i progressi di questo Toro.