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Le mosse per la salvezza del Torino

NAPLES, ITALY - DECEMBER 23: Diego Demme of SSC Napoli heads the ball during the Serie A match between SSC Napoli and Torino FC at Stadio Diego Armando Maradona on December 23, 2020 in Naples, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Editoriale / La situazione chiama la società granata al difficile compito di mantenere il sangue freddo e fare le mosse giuste per centrare la salvezza

Gianluca Sartori

"La situazione del Torino attuale è difficilmente interpretabile: è molto strano che si ritrovi all’ultimo posto una squadra andata vicina alla vittoria contro le squadre in lotta per Scudetto e Champions (Sassuolo, Inter, Lazio, Juventus e Napoli). I freddi numeri però descrivono una realtà con cui fare i conti: squadra ultima in classifica, con la peggior difesa del campionato, una serie di record negativi eguagliati e l’inenarrabile cifra di 23 punti persi da situazione di vantaggio. Una situazione che chiama la società granata al difficile compito di mantenere il sangue freddo e fare le mosse giuste per centrare la salvezza. Questo non era l’obiettivo di partenza, ma lo è diventato al termine di un 2020 che non si sa più come definire.

"La salvezza è alla portata del Torino, a patto di ridurre al minimo gli sbagli in un mese di gennaio che avrà un’importanza decisiva sul campo (scontri diretti con Parma, Spezia, Benevento, Fiorentina) e fuori. La società è ad un bivio: o si cambia l’allenatore o si cambia la squadra sul mercato. E il pareggio di Napoli suggerisce di imboccare la seconda strada, visto che si è capito che il tecnico ha ancora un’ascendente sullo spogliatoio. Dunque è con Giampaolo che probabilmente sarà programmato in questi giorni il mercato di gennaio. Se nell’era Cairo le sessioni invernali sono quasi sempre state caratterizzate dall’immobilismo, stavolta per la società è impossibile rimanere inerte all'andamento del campionato.

"Da una parte occorrerà fare pulizia di eventuali scontenti, valutando però a fondo l’opportunità di rimettere “al centro del villaggio” elementi come Sirigu e Izzo, che da soli possono rimettere in piedi la retroguardia granata se tornassero ai fasti di un tempo. Dall’altra non si potrà prescindere dal reperire innesti che possano migliorare quantitativamente e qualitativamente la squadra, rendendola più adatta alla visione di calcio del tecnico. In generale, bisogna assicurarsi che tutti entrino nell'ordine di idee che bisogna lottare alla disperata su ogni singolo pallone perchè in palio c'è la permanenza in Serie A. Molto c’è da fare e la situazione è poco lineare e complicata da interpretare: ma la società ha il compito di rimediare agli errori strategici e alle valutazioni sbagliate fatte in estate.