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Ora salvate il Toro (e la faccia)

MILAN, ITALY - JULY 13:  Andrea Belotti (3nd L) of Torino FC celebrates with his team-mates after scoring the opening goal during the Serie A match between FC Internazionale and Torino FC at Stadio Giuseppe Meazza on July 13, 2020 in Milan, Italy.  (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Editoriale / C’è da salvare una squadra, una stagione, la faccia di tutti. Longo non può che ripartire dalle cose positive di San Siro

Gianluca Sartori

Non serviva la sconfitta contro l’Inter a San Siro per avere conferme degli enormi limiti di questo Toro, povero di qualità e con una fase difensiva non all'altezza. Non serviva questa partita per capire che la squadra, vada come vada, andrà profondamente rivoluzionata al termine della stagione. Era però lecito aspettarsi un Toro capace di mantenere la spina attaccata per novanta minuti, senza cadere in errori individuali assolutamente evitabili. Che l’Inter sarebbe partita forte ad inizio ripresa era prevedibile, ma i granata hanno steso ai nerazzurri il tappeto rosso prendendo gol ingenuamente su palle inattive, deludendo ancora una volta chi sperava in uno squillo fuori casa in quest’annata davvero povera di soddisfazioni.

Ora il Torino deve archiviare quest’altra delusione e lo deve fare in fretta: giovedì sera lo scontro diretto con il Genoa vale la salvezza. Per una volta, ai giocatori spetterà mettere attenzione e concentrazione per novanta minuti. C’è da salvare una squadra, una stagione, la faccia di tutti. Longo non può che ripartire dalle cose positive di San Siro: l’ordine tattico del primo tempo, il buon impatto dei giovani Millico e Singo (dura, però, lanciarli con decisione in un momento così delicato). Soprattutto, il momento di forma di Belotti, il capitano, la guida di questa squadra. A lui va chiesto un altro sforzo nella partita contro il Genoa. A lui dovranno poi essere fornite le giuste garanzie per un futuro migliore.