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Editoriale

Ora tocca a Juric

Ora tocca a Juric

A fine mercato ritroviamo un Toro in cui ogni reparto si presenta completo a livello numerico e con giocatori di qualità

Gianluca Sartori

Giunti al termine di questo mercato, giudicando dall’esterno, può sembrare che le dichiarazioni roboanti di Ivan Juric di pochi giorni fa siano servite da pungolo alla società del Torino. In ogni caso, le risposte sono arrivate. Praet, Zima e Brekalo sono colpi assolutamente interessanti: giocatori giovani, nel giro delle proprie nazionali (e che nazionali), di cui il Torino controlla da oggi il cartellino. E allora a fine mercato ritroviamo un Toro in cui ogni reparto si presenta completo a livello numerico e con giocatori di qualità.

La società ha fatto il suo, coniugando l’esigenza di far quadrare i conti in tempi difficili - a ben guardare gli investimenti sono solo rinviati di un anno e si potrà decidere se effettuarli o meno - con quella di innalzare la qualità della rosa imprimendo un cambiamento consistente alla squadra. Non mancano i motivi di perplessità, certo: essi sono anzitutto l’azzardo sul portiere titolare, Milinkovic-Savic (ma il secondo, Berisha, è affidabile ed esperto); il numero eccessivo di giocatori (29, ma per vendere serve qualcuno che compri); e soprattutto la tempistica di questi ultimi innesti, sicuramente tardiva, ma a conti fatti restano ancora 36 partite di campionato tutte da giocare. E, in generale, mercati perfetti nel calcio se ne vedono pochi.

La società - dal presidente Cairo al direttore Vagnati in giù - ha fatto il suo, lo ripetiamo, dando l’impressione di voler cambiare con fatti concreti, seppur tardivamente, il trend degli ultimi due anni. Ora tocca a Juric, che dopo aver espresso con schiettezza i suoi dubbi ha trovato delle risposte: ha un difensore centrale dal gran fisico come Zima al posto di Lyanco, ha un numero sufficiente di giocatori impiegabili sulla trequarti (Praet, Pobega, Pjaca, Brekalo e Verdi). Poi c’è ancora Belotti al centro dell’attacco: in pochi lo avrebbero detto a inizio estate. E se il rebus relativo al rinnovo del capitano deve essere il prossimo obiettivo del club per dimostrare di nuovo serietà e ambizione, ora Juric deve fare lo Juric: tocca a lui sfruttare nel migliore dei modi il materiale a disposizione.

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