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Poteva essere. Invece ora basta !

Poteva essere la giornata che riapriva i giochi per lo scudetto con la sfida di vertice, poteva essere la domenica del rilancio del Toro a Siena, poteva essere un turno con diverse sfide dal risultato aperto e dai temi interessanti, ad iniziare...

Nino Mancini

Poteva essere la giornata che riapriva i giochi per lo scudetto con la sfida di vertice, poteva essere la domenica del rilancio del Toro a Siena, poteva essere un turno con diverse sfide dal risultato aperto e dai temi interessanti, ad iniziare dall’anticipo di venerdì sera, derby siciliano mai così importante per le zone alte della classifica.

Ed invece l’agguato alle forze dell’ordine organizzato da un nutrito gruppo di persone, non riesco a trovare aggettivi non offensivi, ha causato il secondo morto in sei giorni, questa volta un agente di polizia la cui unica colpa è stata quella di cercare di fare al meglio il suo dovere.

La tempestiva decisione del commissario straordinario della FIGC Pancalli di fermare tutte le gare di tutti i tornei di ogni ordine e grado a tempo indeterminato è l’unica strada che si poteva percorrere.

In questi giorni si sono sprecati gli interventi di politici, dirigenti, allenatori e giocatori, tutti chiaramente sconvolti dagli eventi, ma alcuni di loro sono gli stessi che in precedenti occasioni avevano promesso, ci avevano rassicurato che avremmo avuto un calcio più sicuro.

E invece poco o nulla è stato fatto, qualche legge che puntualmente viene aggirata con deroghe incomprensibili, vedi la legge Pisanu sulla sicurezza degli impianti, la cui applicazione è rimasta sulla carta con tre stadi della massima serie su venti in regola. Sono migliaia le forze dell’ordine impiegate settimanalmente per garantire la regolarità dell’evento, fatte regolarmente oggetto di insulti e a volte vero e proprio bersaglio dei violenti.

Speriamo che la fermezza di Pancalli, unita alla delega avuta dal Coni e il sostegno dell’Uefa possano portare a risultati concreti, senza dei quali non si può, non si deve ripartire; si guardi seriamente a modelli che hanno debellato la violenza e si adottino tutti i correttivi necessari, l’Inghilterra è l’esempio più limpido.

In pochi anni sono passati dagli Hooligans a stadi con tutti i posti a sedere pieni di famiglie che vivono la partita come un evento gradevole, senza fumogeni e petardi, con i beniamini a pochi centimetri senza barriere, vogliamo anche noi questa possibilità.

Poteva essere una bella giornata di sport, e invece il mondo del calcio ha sulla coscienza una moglie che piange il marito, e due bimbi che non avranno più l’amore del loro papà; se questo è il calcio fermatelo, per tutto il tempo necessario affinchè non si ripeta più.