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Serie A: commento alla 30.a giornata

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di Nino Mancini A otto giornate dal termine l'Inter piazza l'allungo decisivo portandosi a nove punti dalla Juve, nerazzurri brutti ma spietati al Friuli dove contengono le sfuriate dei padroni di casa per oltre sessanta minuti prima di sfruttare...
Nino Mancini

di Nino Mancini

A otto giornate dal termine l'Inter piazza l'allungo decisivo portandosi a nove punti dalla Juve, nerazzurri brutti ma spietati al Friuli dove contengono le sfuriate dei padroni di casa per oltre sessanta minuti prima di sfruttare un doppio errore di Asamoha e Isla, Ibra sottotono fino all'assist gol e Julio Cesar decisivo fino all'infortunio consentono comunque a Mourinho di vedere più vicino il traguardo anche grazie al pareggio casalingo juventino contro un ottimo Chievo; Ranieri fa quello che può ma Mellberg non è un fuoriclasse e se anche Molinaro copre meno del solito la fascia sinistra diventa una comoda autostrada per servire l'ex granata Pelissier, il punto e la prestazione tolgono i veneti dalla lotta salvezza.

Lotta che invece continua per il Toro che nonostante il cambio in panchina torna da Palermo senza punti e con qualche recriminazione, dopo un primo tempo imbarazzante i granata escono dal torpore dopo lo svantaggio e creano qualche occasione, un palo di Dzemailli e un intervento dubbio in area su Ventola; la Reggina perde anche contro il Genoa grazie a Thiago Motta al quale bastano venti minuti per illuminare la partita, a questo punto può partire la pianificazione di Lillo Foti per il prossimo campionato cadetto mentre Gasperini continua a lottare per il quarto posto.

Posizione ambita anche dalla Roma che batte il Bologna grazie a due rigori trasformati dal rientrante Totti, giallorossi pericolosi in diverse occasioni ma Antonioli limita il passivo, per i gialloblù terza sconfitta consecutiva e classifica che non si muove; la Fiorentina all'ora di pranzo batte l'Atalanta non senza polemiche, Del Neri è furibondo con l'arbitro per il rigore viola con relativa espulsione e Prandelli può godersi la seconda vittoria consecutiva senza diversi titolari.

Al Sant'Elia il Cagliari batte il Catania nel finale grazie al neo entrato Matri che segna di rapina e regala a Cellino e Allegri un'altra domenica nelle zone alte della classifica; pareggio con polemiche che non serve a nessuno a Marassi dove il Napoli per due volte recupera i gol di Palombo che dopo la convocazione azzurra si è scoperto goleador, a Siena la Lazio trova un'altra giornata storta e regala tre punti preziosissimi a Giampaolo che schiera dall'inizio Calaiò che lo ringrazia con un bel gol, nella ripresa lo schieramento spregiudicato di Rossi non premia i biancazzurri che per una papera del giovane Muslera prendono anche il secondo gol.

Il Milan batte il Lecce nel finale dopo un match equilibrato, gli ospiti hanno controllato i rossoneri meno pericolosi del solito e quando pensavano di aver mosso la classifica si fanno infilare prima da un flipper Senderos Ronaldinho e poi da un gol del solito super Pippo, dopo lo spezzatino domenicale del quale siamo curiosi di vedere i dati televisivi e al botteghino anche la prossima si giocherà, stavolta di sabato, in un'unica giornata per la festività pasquale.

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