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Serie A: commento alla 31a giornata

Lotta per lo scudetto, lotta per la salvezza, e in entrambi i casi ci sono dalle tre alle cinque squadre coinvolte. Insomma, diciamolo: é un bel campionato, quello di questa Serie A 2010-2011, uno dei più aperti degli ultimi anni....

Redazione Toro News

Lotta per lo scudetto, lotta per la salvezza, e in entrambi i casi ci sono dalle tre alle cinque squadre coinvolte. Insomma, diciamolo: é un bel campionato, quello di questa Serie A 2010-2011, uno dei più aperti degli ultimi anni. Lo é, ancora, per l'Inter, nonostante perda per la prima volta dopo otto anni entrambi i derby stagionali. Persi, e come: il successo del Milan, che ha vendicato il presunto “tradimento” di Leonardo, ha poche ombre (che si stendono sui millimetri della linea del fuorigioco) e molte luci (Pato che finalizza, i nuovi centrocampisti che non fanno rimpiangere i vecchi dioscuri Pirlo e Ambrosini, Seedorf che non invecchia mai, Abate che é cresciuto rispetto ai tempi del Toro). A proposito di crescita: Cassano no, non ancora, e a questo punto chissà se mai lo farà.Dietro, il Napoli scavalca una delle due milanesi e si lancia all'inseguimento solitario dell'altra, al termine della partita più incredibile della giornata. Le lamentele di Mazzarri e De Laurentiis nelle scorse settimane già parevano ingiustificate all'epoca, ma alla luce dei dubbi sulle decisioni odierne del signor Banti paiono solamente grottesche: il rigore più espulsione concessi a Cavani sono opinabili, il gol-fantasma di Brocchi in precedenza era certo. Tant'é: i biancocelesti si lasciano ancora alle spalle la rivale cittadina, grazie alla Juventus che espugna l'altro “Olimpico” dopo avere sofferto per un tempo (traversa di Ménez sullo 0-1); la squadra di Delneri si avvicina all'Europa, ma senza continuità sarà difficile centrare un obiettivo che é comunque ancora distante due lunghezze.Lasciando da parte i piani alti, nell'unica sfida che già ad inizio Aprile si può definire “priva di significato” (per la classifica) il gol dell'ex-Acquafresca punisce un Genoa spentissimo.Ma concentriamoci sull'altrettanto appassionante gara per non retrocedere, dove il Catania si dà una spinta verso l'alto con tutta la forza che ha. Nel primo derby a porte aperte post-tragedia Raciti, i rossoazzurri tornano a vincere 4 a 0 proprio come era successo ai tempi di Zenga; tutto nel secondo tempo, con l'autorete di Balzaretti a scatenare la furia degli uomini del “Cholo” Simeone. Così, sono tutte alle spalle le altre contendenti, compresa la Sampdoria che a Verona conferma la bontà della decisione, presa dai bookmakers, di sospendere le puntate sul pareggio nella gara che li vedeva opposti al Chievo (preventivato risultato ad occhiali).Il miglior attacco non segna, la peggior difesa non subisce: il risultato della sorpresa é Lecce-Udinese 2-0, doppietta di quel giovane Bertolacci che segnò il suo primo gol contro la Juventus. I salentini mettono così il naso “fuori”, scavalcando il Cesena che é protagonista di un gagliardo pareggio contro la Fiorentina: i viola nel finale buttano via tre punti, ma rischiano di non farne neppure uno, quando Bogdani sbaglia un colpo di testa che di norma é il suo piatto forte. Così, i bianconeri romagnoli restano nella zona rossa, insieme al Brescia che pure ha battuto il Bologna, e sempre davanti al già condannato Bari, che però riesce ancora a far saltare una panchina: quella di Marino, non più alla guida di un Parma che ora rischia davvero.

E in tarda serata, l'ultimo botto: Zamparini tenta di imitare Cairo ma ci va solo vicino, perché i 35 giorni di Cosmi sono comunque ben più degli 11 di Papadopulo. Ma la sostanza é che Delio Rossi torna sulla panchina rosanero.