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Infortuni Torino? L’unione fa la forza

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Torna l'appuntamento con PreparaToro, la rubrica a cura di Marcello Tirrito che spiega cosa sta succedendo nel Toro a livello di infortuni
Marcello Tirrito

La nuova gestione del Toro è stata affidata al mister Juric, talentuoso ed esperto tecnico. Finora egli ha dimostrato di essere consapevole di dover fare “fuoco con le armi a disposizione”. Un vero guerriero, che spiritualmente incarna ciò che si narra nei meravigliosi racconti nel libro “Manuale del Guerriero della Luce” di Paulo Coelho.

Detto questo, prendo spunto dalle sue ultime parole post derby sul tema infortunati. Tema alquanto spinoso. Premetto che io non sono un medico sportivo, né un fisioterapista, né un sanitario e ciò che sto per scrivere si distacca da un parere assolutamente specifico alle conoscenze terapiche: esprimo il mio concetto da un punto di vista di preparatore atletico professionista, esperto in biomeccanica del movimento e specialista in programmazione della forza muscolare nel calcio.

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Il mister ha espresso un pensiero relativo al difficoltoso rientro in campo degli infortunati (Return to play, secondo la letteratura scientifica). Le parole espresse nel post gara portano a galla alcune criticità che, in tempi non sospetti, negli articoli precedenti di questa rubrica, determinavo come un aspetto della preparazione atletica.

Il calcio, come altri sport da contatto, è a rischio infortuni raramente letali, ma molto comuni. (The Biomechanisc of impact Injury, Albert I. King, 2018). Per esempio, l’articolazione più frequentemente danneggiata è quella del ginocchio ed a seguire le lesioni muscolari ai muscoli ischiocrurali. Una rassegna sull’anatomia funzionale di ginocchio e coscia sarebbe un eccesso inutile; ma posso sostenere con vigore che la biomeccanica e la forza muscolare possono essere applicate alle programmazioni dell’allenamento per diminuire le lunghe attese di rientro in campo dei giocatori.

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Ciò che sostengo è che ci sia una carenza di un dialogo tra reparti dello staff, in particolare staff medico e staff tecnico. La prevenzione va fatta e il lavoro di squadra va centrato sull’atleta. È assurdo pensare di rimetterlo in piedi subito dopo l’infortunio, bisogna fare in modo di non “romperlo”. Cosa farei io se fossi disposizione del mister Juric? Incentrerei il lavoro sull’analisi posturale dinamica, basata sull’osservazione del movimento in toto; poi chiederei allo staff dei preparatori atletici di concentrarsi sulla massima produzione di forza muscolare di ogni distretto del corpo, in particolare il cosiddetto “Core” e la muscolatura dell’anca.

La cura del giocatore non è affidata solo allo staff medico, ma ribadisco che il lavoro dello staff di preparatori atletici è fondamentale, un passo davvero importante per la “salute fisica” e soprattutto mentale dei giocatori.

Preparatore atletico professionista torinese e allenatore di calcio con patentino Uefa B con un’esperienza ventennale da personal trainer, specializzato in riatletizzazione e allenamenti funzionali, ho lavorato fino al giugno 2020 nel settore giovanile del Torino FC.

Attraverso le sue rubriche, grazie al lavoro di qualificati opinionisti, Toro News offre ai propri lettori spunti di riflessione ed approfondimenti di carattere indipendente sul Torino e non solo.

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