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Preparatoro

Torino, contro il Milan un’altra conferma: c’è una carenza di tenuta atletica

TURIN, ITALY - MAY 12: Davide Nicola, Head Coach of Torino FC looks on during the Serie A match between Torino FC  and AC Milan at Stadio Olimpico di Torino on May 12, 2021 in Turin, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Nuovo appuntamento con PreparaToro, la rubrica del prof. Marcello Tirrito

Marcello Tirrito

L’unico precedente in casa col punteggio di 0-7 lo avevamo visto contro l’Atalanta… Da lì in poi ci saremmo aspettati un calcio diverso, un calcio più fisico, un calcio da Toro, invece no.

Ribadisco, affermo, e confermo che il calcio moderno, fin dagli anni 2000 è caratterizzato da un notevole dinamismo del gioco collettivo. In molte situazioni di gioco viene richiesta al giocatore in campo una elevata accelerazione: per esempio quando è in possesso di palla per sottrarsi all’aggressività dell’avversario, quando non è in possesso di palla per partecipare attivamente alle azioni di gioco; ecco, tutto ciò si è visto solo nei giocatori del Milan. Questo tipo di gioco fa aumentare nel giocatore il dispendio di energie: per poterlo attuare egli dovrà possedere elevate capacità di resistenza, e per la stessa ragione, anche tutte le altre capacità saranno chiamate in causa con maggiore intensità; tutto ciò si è visto solo nei giocatori del Milan.

È necessario, dunque superare l’attitudine, ancora attuale, a dissociare la preparazione atletica da quella tecnico-tattica o quantomeno chiarire bene le idee per evitare l’adozione di un lavoro tecnico impostato su un ritmo tanto ridotto da non riuscire ad influire in modo positivo sulle capacità fisiche.

Quando assistiamo, come nella partita appena giocata, a spezzoni condotti ad un ritmo elevato alternati ad ingiustificabili periodi di pausa, sentiamo che questi ultimi vengono tendenzialmente attribuiti alla momentanea mancanza di estro individuale o collettivo. In realtà nella maggior parte dei casi, essi denunciano una carenza di tenuta atletica che trova una plausibile spiegazione nella limitata quantità di lavoro svolta comunemente dai giocatori di calcio in confronto con i carichi di allenamento sostenuti da atleti di altri sport.

Ripeto, e confermo a caratteri di fuoco, che le capacità fisiche allenate in modo insufficiente non consentono di soddisfare le reali esigenze di gara, o comunque, limitano le possibilità d’impostare il gioco su un ritmo elevato. Non si può chiedere ai giocatori di agire secondo i sistemi tattici se non hanno nelle gambe le condizioni che permettono di essere al posto giusto nel momento giusto.

Potrei andare avanti per molte pagine, mi fermo qui, sperando di rivedere un Toro orgoglioso.

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Preparatore atletico professionista torinese e allenatore di calcio con patentino Uefa B con un’esperienza ventennale da personal trainer, specializzato in riatletizzazione e allenamenti funzionali, ho lavorato fino al giugno 2020 nel settore giovanile del Torino FC.

Attraverso le sue rubriche, grazie al lavoro di qualificati opinionisti, Toro News offre ai propri lettori spunti di riflessione ed approfondimenti di carattere indipendente sul Torino e non solo.