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Toro disastroso: a Genova sconfitto dalla Sampdoria meritatamente

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L'editoriale di Gino Strippoli / Granata mai in partita, centrocampo sotto accusa cercasi!
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Anche se il Toro è stato sconfitto di misura è stato un vero disastro in quel di Genova. I granata non sono mai stati in partita, se non negli ultimi 15 minuti quando dovevano recuperare lo svantaggio. Al di là di ciò, la Sampdoria sin dal primo minuto ha cercato la vittoria con voglia e grinta, quello che non ha fatto in campo il Toro. Sempre in ritardo sui palloni vaganti, i centrocampisti granata sono stati sempre preda degli avversari. Già, centrocampo cercasi! Meité nullo, Baselli che si è svegliato solo negli ultimi 10 minuti con qualche recupero difensivo ma nulla di costruttivo, mentre Rincon ha fatto quello che ha potuto. In linea sia Ola Aina che De Silvestri non hanno portato qualità sulle fasce.

Il Toro sin dall'inizio è stato prevedibile nelle sue giocate contro una Samp sempre intraprendente. Se il Toro in tutta la partita ha fatto due soli tiri in porta, Izzo e poi Zaza con salvataggio di Audero, la Doria ha impegnato Sirigu già al primo minuto con Depaoli, poi ancora Gabbiadini con tiro centrale parato a terra dal portiere granata. Al 56' arriva il gol dopo un pasticcio di Ola Aina che si fa spostare da Depaoli, vera spina nel fianco dei granata per tutta la partita. Per suggellare il vantaggio, la Sampdoria fa volare ancora Sirigu al 63' in angolo, al 69' con Ekdal e all'89' con Rigoni. Basta ciò a dimostrare che la squadra blucerchiata ha meritato la vittoria.

Sembra impossibile a dirsi, ma oggi sembra davvero inutile avere due attaccanti come Belotti e Zaza, entrambi bravi nel combattere e nel muoversi, senza qualcuno che sappia servirli come si deve. Ed è parsa tardiva l'entrata di Verdi al 67'. Il fantasista granata infatti ha dato subito più geometrie in avanti e più propulsione, ma con un Toro già in svantaggio. Se ieri doveva essere la giornata del riscatto, dopo la sconfitta subita contro il Lecce, in realtà si è tramutato in un altro brutto capitombolo che solo la bravura di Sirigu non ha ampliato nelle reti subite, proprio come contro il Lecce.

Sotto accusa il centrocampo perché non ha fatto mai filtro per la difesa e mai è stato capace di costruire per gli attaccanti granata. In alcuni momenti della partita si vedeva Izzo impostare l'azione in mezzo al campo e i mediani granata erano come svaniti e nascosti nel gioco. Mai visti andare incontro alla palla ma piuttosto sempre ad aspettarla. Mai ci sono state verticalizzazioni e soprattutto zero intensitá. Quando i difensori davano il via alle azioni dei granata, i centrocampisti non si smarcavano mai per farsi dare la palla. Il succo della sconfitta è tutto qui. Infatti sia Belotti che Zaza il loro movimento lo hanno fatto sempre, gli stessi tre centrali granata hanno fatto il loro dovere e il gol è nato più per l'errore di Ola Aina che per la seduta di Lyanco.

Adesso giovedì c'è il Milan e il Toro ci arriverà reduce da due sconfitte consecutive contro due squadre che erano a zero punti. Di sicuro questo Toro, se vuole andare avanti, non può prescindere dall'utilizzo di Verdi titolare dietro le due punte: così non si vincerà mai.

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