Cosa è successo poi? Gli errori li avete voi "tifosi/opinionisti" già ampiamente e correttamente individuati nei commenti domenica dopo domenica, tanto che una mia risulterebbe una superflua - quanto sterile - critica .
Dal mister, passando attraverso difesa, centrocampo e attacco, i protagonisti (nessuno escluso) di queste ultime 9 scialbe partite, tra presenti e assenti sono stati tutti giustamente chiamati in causa ognuno per responsabilità diverse. Tranne uno.
Lo spogliatoio.
Luogo sacro, inviolabile come la sacrestia di una chiesa. Posto dove noi tifosi pensiamo e credevamo si decidessero chissà quali tattiche, quali segrete decisioni. Certamente tra i tanti riti consumati tra voi addetti ai lavori in quel luogo incontaminato pensavamo che almeno si decidesse il nome del rigorista.
Invece abbiamo creduto in una cosa sbagliata, perché evidentemente non è cosi. O per lo meno non è stato cosi fino ad ora, vista la plateale figuraccia di chi per la seconda volta si è lasciato portare via il pallone dal dischetto del rigore. Poco (o tanto) importa l'errore commesso da chi non lo ha segnato dopo aver strappato la sfera dalle mani del nostro super Gallo.
Fondamentale però da oggi in avanti è che il nostro Gallo alzi la sua cresta piu in alto dei suoi compagni, ancora troppo polli confronto a lui.
Mi dispiace caro simpatico Pescara, ma domenica scendi in campo col pallottoliere.
L'ho sognato questa notte!
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