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Torino Primavera: il gioco migliora, ma le superiorità numeriche sono indigeste

Focus / I granata tornano a casa con un punto e una prestazione a tratti positiva, che sia il punto di ripartenza

Roberto Ugliono

"I sentimenti in casa Toro dopo la partita pareggiata dalla Primavera del Torino contro il Bologna sono contrastanti. Da un lato si potrebbe sottolineare il passo avanti dal punto di vista del gioco, ma dall'altro non si può non sottolineare negativamente i 19 minuti giocati dai granata in superiorità numerica senza rendersi effettivamente pericolosi. Per dirla alla Cottafava, questa partita lascia l'amaro in bocca. I 3 punti, soprattutto per le condizioni favorevoli del finale, potevano essere conquistati e avrebbero permesso alla squadra di togliersi dalle sabbie mobili della zona retrocessioni in modo da poter arrivare più tranquilli a una partita complicata come quella contro l'Empoli.

"SUPERIORITÀ - Invece in quei 19 minuti finali i granata non sono mai riusciti a far valere l'uomo in più. Anzi il pallino del gioco è stato spesso del Bologna, che con personalità non ha smesso di giocare e ha provato a vincere insperatamente la partita. I granata non apparsi sulle gambe dopo gli sforzi precedenti e soltanto nel finale grazie all'ingresso di Gyimah hanno saputo riaffacciarsi in avanti. Di certo (ma dirlo da fuori è sempre facile) Cottafava poteva provare a inserire forze fresche ben prima. Oltre all'attaccante 2003, anche Lovaglio è un altro ragazzo che con la sua freschezza avrebbe potuto dare un maggior contributo se avesse avuto un maggior minutaggio a sua disposizione.

"GIOCO - D'altronde è più che perdonabile la stanchezza dei suoi ragazzi. I granata hanno fatto una partita apprezzabile per il gioco espresso tra la fine del primo tempo e l'inizio del secondo e per l'intensità vista. Va sottolineato che il Torino è anche abituato al 'campetto' di Volpiano, un campo decisamente più piccolo rispetto a quello regolamentare di Bologna. Una tematica che torna utile anche per la questione gioco. A Bologna si è visto il miglior Toro della stagione dal punto di vista della manovra proprio perché facilitato dagli ampi spazi del campo. Il prima ad averne giovato è stato Horvath, che mai era sembrato così in palla (anche se nel secondo tempo è calato insieme alla squadra). A sottolineare il vantaggio portato dalle dimensioni del campo è stato lo stesso Cottafava nel post-partita. Buona parte del merito va dato anche al tecnico genovese. Il 4-3-1-2 visto in campo ha dato maggiori soluzioni ai giocatori in campo e così facendo ha anche riportato molti giocatori nel loro ruolo naturale: Todisco terzino, Continella e Greco mezzali e Horvath sulla trequarti. Intanto c'è da pensare già alla prossima partita, che si giocherà però su un campo dalle dimensioni ridotte come quello di Volpiano. Sabato arriverà l'Empoli, una delle migliori squadre di questo campionato. Una partita che aprirà alla settimana del derby che, si sa, sarà decisamente diversa dalle altre.