Torna a parlare in esclusiva su TN l'ex difensore granata, autore di uno dei gol nell'ultima vittoria in Serie A in quel di Como (giugno 1989)
L'ultima vittoria del Torino a Como nel campionato di Serie A è datata 11 giugno 1989. "Mi ricordo benissimo quella partita" risponde Silvano Benedetti, ex difensore granata. In effetti, fu grande protagonista di quel match: siglò al 33' il terzo gol granata, quello della sicurezza (la partita finì 3 a 2 in favore del Torino). "In panchina c'era il mio grande maestro Vatta - dice Benedetti in esclusiva a Toro News -. Fu la vittoria che ci fece capire che potevamo salvarci. Era uno scontro diretto, il Como lo perse e poi terminò all'ultimo posto il torneo". A distanza di quasi 36 anni da quel pomeriggio Benedetti, ex responsabile del settore giovanile del Torino, analizza i temi caldi del finale di stagione.
Che partita si aspetta domenica?"Una bella partita. Il Como è la squadra che maggiormente è cresciuta da inizio campionato a oggi sia per proposta di gioco sia per miglioramento di approccio mentale alle partite. Ora è una squadra molto consapevole. Sarà un bel test per il Torino".
Come fare a tenere alta la motivazione in casa Torino?"Penso che Vanoli fin qui sia stato molto bravo a non far abbassare l'asticella. Chi fa sport a livello professionistico non dovrebbe avere nemmeno il dubbio di non dare il 100% se la classifica è ormai sistemata. Chi gioca a calcio lo fa per divertirsi e quindi non posso concepire un abbassamento della motivazione a simili livelli".
Classifica anonima: la stagione del Toro è da bicchiere mezzo..."Pieno, nonostante tutto. Cerco sempre di guardare il lato positivo delle cose e devo dire che i granata hanno attraversato diverse vicissitudini. Dunque, la prima stagione di Vanoli è stata positiva. Si sono poste le basi per proseguire il lavoro nella prossima annata".
Da cosa bisogna ripartire?"Dal centrocampo perché è un reparto che comprende tre ottimi giocatori a livello tecnico, tre giocatori di prospettiva e di talento come Samuele Ricci, Cesare Casadei e Gvidas Gineitis".
Ricci e Casadei rappresentano il prototipo di acquisto che il Torino deve fare?"Sì, il Torino deve puntare su profili emergenti come i loro, investirci dei soldi, farli crescere e poi vedere che impatto possono avere sul mercato".
Gineitis è invece un prodotto di casa. "Si è fatto un bel lavoro con lui. Ha grande umiltà e la dimostra in ogni occasione, sia da titolare sia subentrato. Sta dimostrando di essere un giocatore completo".