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Esclusiva

Diana a TN: “Vanoli è diversissimo da Juric, punta sul 4-3-3 ed esterni veloci”

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In esclusiva su Toro News le parole dell'ex Torino, oggi apprezzato tecnico in Serie C. Da allenatore, per lui, una promozione con la Reggiana
Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 

Aimo Diana è un apprezzato tecnico di Serie C. Ha fatto un gran bene in Brianza con il Renate, poi ha vinto il girone B di Serie C nel 2022/2023 con la Reggiana. La stagione in corso non è stata particolarmente fortunata: è stato esonerato a Vicenza a dicembre. Diana è un attento osservatore del mondo del calcio ed è un doppio ex della sfida tra Hellas Verona e Torino. In esclusiva su Toro News analizza dal punto di vista tattico cosa è mancato al Toro e come potrebbe cambiare il Toro con Vanoli in panchina.

Buongiorno Aimo. A settembre 2023 era lecito attendersi un Torino più coinvolto nella lotta europea al 10 maggio?"Ci si aspettava qualcosa in più. Il Toro poteva essere più vicino alle Coppe. Non è ancora arrivato il salto di qualità definitivo. La grande differenza tra il Torino e la Fiorentina è che la Viola conquista il posto nella coppa europea minore e arriva anche alle fasi finali, mentre il Toro stenta a cambiare davvero passo. La qualità non manca al Toro e potrebbe ambire a qualcosa di meglio, soprattutto nel terzo anno di Juric". 

Juric ha sottolineato che ha sbagliato alcune scelte in estate. Da allenatore, può succedere di accorgersi di aver fatto cattive valutazioni?"Certo, le scelte vengono fatte per il bene della squadra, per migliorarla. Se è lui stesso che ammette gli errori, è una grande ammissione di colpa e credo che ne farà tesoro in vista del futuro. Il ciclo di Juric si sta chiudendo, secondo me è stato positivo perché i granata si sono sempre dimostrati tignosi. Peccato non aver raggiunto gli stessi traguardi della Fiorentina, squadra che paragono al Toro per livello e ambizioni". 

Juric ha aggiunto che sono mancati i gol di mediani, difensori ed esterni. In corso d'opera si possono trovare soluzioni alternative per cercare di sovvertire il trend?"Nel caso di Juric è difficile trovare soluzioni diverse: ha un modo di giocare ed è sempre quello. I giocatori sanno giocare benissimo quel tipo di calcio, non un altro. Rivoltare la cosa non è possibile. Gli esterni sono fondamentali in ambo le fasi, come accade anche nell'Inter. La differenza è che nell'Inter gli esterni hanno segnato 4-5 gol a testa, nel Toro hanno faticato sotto porta. Non sempre possono segnare gli attaccanti. I gol devono arrivare da tutte le parti. Ho apprezzato Juric per le sue ammissioni di colpa. Ha capito dove poteva fare meglio". 

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Le sue squadre in C molto spesso hanno proposto braccetti che nascono come laterali difensivi. Juric ha provato una volta Vojvoda nella linea a tre: poteva essere una soluzione in più per dare più brio alle corsie?"Juric avrà fatto le sue valutazioni. Nel campionato italiano c'è grande equilibrio e siamo troppo legati ai risultati, quindi gli esperimenti si fanno raramente. Credo non abbia visto in Vojvoda un profilo adatto a fare il braccetto con continuità. Le squadre di Juric vengono costruite in estate per fare un determinato tipo di calcio. Anche l'Atalanta di Gasperini ha un solo modo. Cambiare i principi in corso non funziona. La piazza del Toro vorrebbe un cambio di passo, a maggior ragione perché intorno a sé vede gli esempi virtuosi di Bologna, Fiorentina, Atalanta. Si vorrebbe per una volta che capitasse anche al Toro". 

Però, il Torino di Juric per due anni è stato imbottito di trequartisti mentre in questo terzo campionato a Juric è stato fornito un attacco più ricco e una trequarti più povera. In tal senso, è cambiato molto il Toro con le due punte?"Giocare con due punte fisse è diverso rispetto ai due trequartisti. Zapata vuole stare in area di rigore e vuole i cross. Le cose possono andare o non andare. Penso che c'erano le opportunità per inserirsi seriamente in una lotta diversa, complice anche i problemi di Lazio, Roma e Napoli". 

Vanoli potrebbe essere il successore di Juric: cambierebbe molto il Toro con lui? "Sì, moltissimo. Cambierebbe molto. Se Vanoli mantiene quello che ha proposto negli ultimi anni a Venezia, gioca con il 4-3-3 e quindi propone qualcosa di diversissimo rispetto a Juric. Vuole esterni veloci, ad esempio. Se arrivasse Vanoli, ci vorrebbe un po' di tempo. In B sta facendo bene, ci sarà da vedere in una piazza gloriosa, ambiziosa e complicata come quella granata. Anche Juric ha avuto i suoi problemi nel suo triennio, ma ha sempre mantenuto la barra dritta e per questo l'ho apprezzato". 

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