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Esclusiva

Momblano (Telelombardia): “Un derby ‘sentito’, ma Juve-Napoli lo sarà di più”

TURIN, ITALY - DECEMBER 05: Rodrigo Bentancur of Juventus fights for the ball with Andrea Belotti of Torino FC during the Serie A match between Juventus and Torino FC at Allianz Stadium on December 05, 2020 in Turin, Italy. (Photo by Daniele Badolato - Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)

Intervista / Le parole del collega che segue da vicino la Juventus in vista del Derby della Mole di domani alle 18 al “Grande Torino”

Andrea Calderoni

Luca Momblano è un giornalista di Telelombardia/Top Calcio 24 e segue da vicino le vicissitudini della Juventus, svolgendo in diretta le telecronache della squadra bianconera di Andrea Pirlo. Nella marcia di avvicinamento verso il derby, si concede ai microfoni di Toro News e ci racconta come Cristiano Ronaldo e compagni si stanno avvicinando alla partita di domani alle 18.

Buongiorno Luca, che Derby della Mole dobbiamo attenderci?

“Tutte e due si guardano le spalle. La Juventus non vorrebbe ragionare sulle quarte e le quinte in classifica, ma deve farlo. È un derby che, tuttavia, non arriva nelle ultime giornate e quindi ci sarà spazio per recuperare. Non mi sembra, però, la gara in cui ci si possa accontentare del pareggio. Un punto ciascuno farebbe male ad entrambe e soprattutto con farebbe felice né il Torino né la Juventus, perché rischia di inguaiare sia i granata che i bianconeri. Mi attendo una partita propositiva. Ad esempio, il Torino contro l’Inter non meritava di perdere ma se tiri due volte in porta non puoi nemmeno pensare di vincere. Mi attendo un Torino che non soltanto farà densità, ma proverà anche a pungere la Juventus con più mordente rispetto al solito”.

 TURIN, ITALY - DECEMBER 05: Weston McKennie of Juventus celebrates after scoring his team's first goal during the Serie A match between Juventus and Torino FC at Allianz Stadium on December 05, 2020 in Turin, Italy. Football Stadiums around Italy remain empty due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in fixtures being played behind closed doors. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Dunque, in casa Juventus non si pensa più allo scudetto?

“È un discorso da affrontare da tre punti di vista differenti. La tifoseria della Juventus non ci crede più, perché è troppo scossa dalla doppia delusione eliminazione con il Porto e sconfitta interna contro il Benevento prima della sosta. Per i tifosi lo scudetto è possibile allo 0%. La società, invece, compie un’operazione di realismo e a parole mette da parte il discorso scudetto. Nello stesso tempo, però, non mi sembra intenzionata a cedere le armi e ancora un 5% di speranza lo mantiene. Il grande dubbio riguarda il pensiero della squadra. Inconsciamente la sensazione è che la squadra non ci creda. D’altronde ci sarebbe da fare una rimonta eccezionale. Se il gruppo non ci crede, allora è inutile parlare ancora di scudetto. Se, invece, pensa partita per partita e inizia ad inanellare una serie di risultati positivi, a partire dal Derby e dal recupero con il Napoli, allora potrà guardare con un po’ più di attenzione l’andamento dell’Inter”.

Chi ha azzardato di più in estate tra il Torino con Marco Giampaolo e la Juventus con Andrea Pirlo?

“Quest’estate avrei risposto senza dubbio il Torino, perché Giampaolo arrivava da un’esperienza scottante e deludente al Milan e perché Giampaolo era l’allenatore più lontano possibile dai principi storici del Torino e dall’organico granata. La rosa del Torino è fisica e ha poca qualità, quindi era inadatta a Giampaolo. L’elemento Pirlo aveva, a mio modo di vedere, più fascino e per qualcuno ce l’ha tutt’ora. La Juventus ha tanti giocatori bravi tecnicamente e quindi un tecnico dalle briglie sciolte e stimato come Pirlo poteva rappresentare un interessante tentativo. D’altronde, mi ricordo dopo la partita con il Barcellona in Champions League i grandi elogi alla Juventus e a Pirlo. Si pensava che la Juventus potesse veramente tutto. In realtà è così. La Juventus 2020/2021 può tutto, ma può anche niente. L’enigma, perciò, è il seguente: quante responsabilità ha un allenatore inesperto come Pirlo in questi gravi vuoti di sceneggiatura? La società lo sta valutando”.  

 TURIN, ITALY - DECEMBER 05: Leonardo Bonucci of Juventus celebrates with Head Coach Andrea Pirlo after the Serie A match between Juventus and Torino FC at Allianz Stadium on December 05, 2020 in Turin, Italy. Football Stadiums around Italy remain empty due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in fixtures being played behind closed doors. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

C'è chi sostiene che il derby sia più sentito dalla sponda granata di Torino piuttosto che da quella bianconera. Come la pensi?

“Secondo me, stavolta qualcosa di diverso c’è. Percepisco nella tifoseria un ritorno alla valorizzazione del derby, soprattutto dettato dalla classifica deficitaria. Tuttavia probabilmente la gara più sentita dal popolo juventino in questa fase storica è quella di mercoledì prossimo. Il recupero contro il Napoli, infatti, sarà una partita diversa dalle altre per la sua storia travagliata tra Covid, giudice sportivo e tribunali. A mio modo di vedere, perciò quel Juventus-Napoli resta davanti al Derby, nonostante il maggior valore attribuito alla gara contro il Torino rispetto al recente passato”.

Come reputa la vicenda McKennie, Dybala e Arthur e la reazione della società?

"Sono perfettamente d'accordo con la linea dura della società. Non è ammissibile come cittadini e come sportivi con certi ingaggi una festa come quella dell'altra sera. La Juventus vuole dimostrare che, nonostante i suoi problemi e il Covid, potrà fare risultato anche senza di loro. È un messaggio chiaro ed inequivocabile alla vigilia di un Derby e di una settimana molto importante. McKennie, Dybala e Arthur si sono mal comportati e giustamente verranno puniti".

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