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Le frasi cult del Derby: dagli “indiani contro i cowboys” al “popolo contro i padroni”

Approfondimento / Il Derby della Mole giocato a colpi di citazioni: da Mondonico a Mihajlovic, passando da Agroppi e Boniperti

Silvio Luciani

Ci siamo: mancano soltanto due giorni al Derby della Mole numero 202 della storia. Mancherà la cornice di pubblico granata, anima della stracittadina in casa Toro, ma la sfida sarà comunque la più sentita del campionato. Sarà così per le impellenze della classifica - il Toro è in piena corsa salvezza, la Juventus rischia di uscire dalle top 4 - ma soprattutto per ragioni storiche. Quella tra granata e bianconeri è una contrapposizione che affonda le radici nella cultura, nella società. Una marcata diversità che i tifosi del Toro (e anche diversi protagonisti) hanno sempre vissuto con orgoglio perché travalica i confini del calcio: è un vero e proprio stile di vita. In tanti hanno provato a descrivere queste differenze, ad utilizzarle per caricare l'ambiente: dagli "indiani contro i cowboys" di Emiliano Mondonico, fino al "popolo contro i padroni" di Sinisa Mihajlovic. Chi può raccontare una sfida del genere meglio dei protagonisti che l'hanno vissuta? Ecco le 'frasi cult' del Derby della Mole.

Non si può che iniziare proprio dall'indimenticabile Emiliano Mondonico, che prima di un Derby disse: "Noi siamo gli indiani contro i cowboys, chissà che una volta gli indiani non vincano la loro battaglia". In un'intervista del 2016, poi, è tornato su quella frase, spiegandone il significato: "Intendevo che noi dovevamo portare la Juventus sul nostro territorio, calcisticamente parlando, che era quello dell'agonismo dove noi eravamo eccellenti. Se ci fossimo riusciti la gara non sarebbe stata scontata come tutti pensavano, la Juventus era sì più forte di noi ma così potevamo equilibrare i valori". Eppure il romanticismo di quella dichiarazione si tramanda tutt'ora

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