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Polimanti (PassioneInter): “Lazaro? Al Toro con uno come Juric può rilanciarsi”

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In vista della partita Inter-Torino in programma sabato alle 18, abbiamo fatto una chiacchierata con chi conosce bene l'ambiente nerazzurro

Federico De Milano

Domani, sabato 10 settembre alle ore 18, il Torino di Ivan Juric farà visita all'Inter di Simone Inzaghi. Sarà una partita certamente non semplice e che testerà il livello dei granata contro un'altra grande del campionato. Per conoscere meglio lo stato di forma dei nerazzurri e le ultime novità su questa squadra Toro News ha fatto una chiacchierata con Lorenzo Polimanti di PassioneInter e che ha saputo fornirci diversi spunti interessanti a proposito di questa partita.

Buongiorno Lorenzo, in quali condizioni fisiche arriva l'Inter a questa partita? E dal punto di vista mentale? Nell'ultima settimana ci sono state due sconfitte pesanti da digerire contro Milan e Bayern Monaco.

"Questa è stata una settimana difficilissima, la condizione fisica non è ottimale ma quello che preoccupa è soprattutto la testa. La sconfitta nel derby è arrivata in maniera meritata sul campo e questo ha demoralizzato l'ambiente. Anche contro il Bayern certi giocatori importanti si sono un po' nascosti e ora si intravede un po' di nervosismo. Ci sarebbe bisogno di una scintilla per sbloccarsi. Tre sconfitte in sei partite non è proprio il rendimento che ci si aspetta dall'Inter".

Questa Inter sta vivendo solo una fase di flessione momentanea oppure ci sono problemi più profondi e la squadra rischia di vivere un'intera stagione complicata?

"Da parte mia c'è la convinzione che sia comunque una squadra forte. Ci sono delle lacune nella rosa ma ci sono anche più alternative. Non voglio credere che questa squadra sia tornata ai livelli pre-Conte. I Barella e i Brozovic non sono quelli visti in questo avvio di stagione. Il problema può essere mentale perché rivedo in questa squadra ciò che si è visto nella fase dei 7 punti in 7 partite. Ci si aspetta una reazione e ieri c'è stata una chiacchierata tra dirigenza, staff e giocatori e ora ci si aspetta un cambio di passo".

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Sarà l'occasione per vedere anche il confronto tra Inzaghi e Juric (anche se in panchina al suo posto ci sarà ancora il vice Paro). È corretto dire che sono due allenatori che giocano con un modulo simile ma con principii molto differenti?

"Sì, sono d'accordo. L'Inter inoltre ha cambiato il suo gioco sugli esterni perché non c'è più Perisic e ora con Dumfries e Gosens oppure Darmian possono cambiare le zone di campo in cui costruisce il gioco. L'innesto di Mkhitaryan può aiutare in tal senso per andare più in verticale. Quest'anno ogni tanto abbiamo visto un'Inter con il baricentro più basso e che cerca di verticalizzare subito". 

Il calciomercato ha regalato al Torino due giocatori che conoscono bene l'ambiente Inter, Lazaro e Karamoh. Cosa devono aspettarsi da loro i tifosi del Toro? Sono due giocatori che possono essere utili?

"Lazaro è stato un'oggetto un po' misterioso per l'Inter anche se è stato pagato molto. Ha fatto una lunga serie di prestiti e al Benfica ha fatto anche abbastanza bene guadagnando delle caratteristiche difensive in più. Secondo me nelle mani di Juric, che è un grande valorizzatore, può rilanciarsi. Karamoh invece ha delle qualità importanti, ha un bel tiro e salta l'uomo creando superiorità numerica. Non ha ancora fatto quel salto di qualità che ci si aspettava quando è arrivato all'Inter ma è un giocatore interessante".

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In estate si è parlato a lungo di un arrivo di Bremer all'Inter con il giovane Casadei che avrebbe potuto fare il percorso inverso. Ora è presto per dare giudizi e la stagione è appena iniziata ma sarebbe potuto essere un arrivo utile a questa squadra viste le difficoltà difensive?

"Sarebbe sicuramente servito. Il piano dell'Inter era chiaro, ci si aspettava un'offerta altissima del PSG per Skriniar per poi andare con decisione su Bremer. A livello di tifoseria non perdere un elemento chiave come Skriniar può andare bene, però a livello progettuale Bremer sarebbe servito perché può crescere molto e ha quelle caratteristiche che oggi mancano nell'Inter".

Quali sono quei due o tre giocatori dell'Inter che un tifoso del Toro dovrebbe temere maggiormente per questa partita?

"Ci sono molti ballottaggi per questa sfida dopo la partita con il Bayern Monaco. L'uomo più pericoloso rimane sempre Lautaro Martinez ed è chiamato a diventare il terminale offensivo e l'uomo più pericoloso. A livello personale mi aspetto molto da Barella che è stato escluso in Champions e ci si aspetta una grande partita grazie alla sua voglia di rivalsa. Dico anche che Mkhitaryan può essere un nome a sorpresa e sto vedendo cose buone da parte sua".

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