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Stefano Cecchi: “Belotti mi ha deluso venerdì. Cairo? Il calcio logora”

TURIN, ITALY - JANUARY 29: Andrea Belotti of Torino receives medical attention during the Serie A match between Torino FC and ACF Fiorentina at Stadio Olimpico di Torino on January 29, 2021 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Esclusiva TN / Le parole del giornalista e scrittore italiano, tifoso della Fiorentina ma con una parte del cuore granata

Andrea Calderoni

"Dal pareggio strappato in nove contro undici al momento di Fiorentina e Torino, dalle prestazioni di Ribery e Bonaventura alle presidenze di Rocco Commisso e Urbano Cairo: Stefano Cecchi, giornalista e scrittore italiano e toscano,  opinionista di Radio Sportiva, grande tifoso della Fiorentina ma con una parte di cuore granata, in esclusiva su Toro News ci parla di tutto questo e molto altro.

"Buongiorno Stefano, a Firenze come è stato accolto il pareggio per 1 a 1 a Torino?

"“Per come è andata, per la Fiorentina è un punto prezioso. In nove contro undici si pensava di non riuscire a strappare nemmeno un pareggio. A me è parsa una Fiorentina di carattere e di sostanza. La Fiorentina di Torino mi è piaciuta. È stata coriacea. Forse meritava qualcosa in più”.

"Che impressione le ha fatto il secondo Torino della gestione Davide Nicola?

"“Il Torino sta vivendo un nuovo cambiamento copernicano. Da un tentativo rivolto al bel gioco con Giampaolo ad un allenatore più scuola Toro che fa del carattere il suo aspetto fondamentale. A me il Toro, però, è apparso una squadra in grave crisi di identità. E dire questo mi fa piangere il cuore perché sono viola, ma il Toro è la mia seconda squadra”.

"I granata dovranno lottare fino all’ultima giornata per non retrocedere?

"“Il Torino ha una forza superiore rispetto all’attuale posizione in classifica. Penso che Nicola possa far riscoprire alcuni valori che appartengono alla tradizione del Toro. Spero che possa salvarsi con un po' d'anticipo senza dover lottare fino all'ultimo minuto. Inoltre, i granata hanno un grande attaccante che profuma di cuore Toro come Belotti, ma ieri sera non mi è piaciuto un suo comportamento, mi ha deluso”.

"Si riferisce all’episodio della seconda espulsione, quella di Milenkovic?

"“Ho una stima enorme in campo del capitano granata, ma secondo me ha esagerato in quella circostanza. Ci ha marciato sopra e mi dispiace. Non ha mostrato il meglio di sé. Probabilmente l’arbitro avrebbe dovuto ammonire entrambi e non punire così severamente Milenkovic”.

"Però, il direttore Di Bello nel primo tempo ha commesso un grave errore ai danni del Torino.

"“Sì, senza dubbio. C’era tutto il calcio di rigore per il Torino per il contatto tra Lukic e Dragowski, soprattutto per quanto accaduto a Benevento”.

 TURIN, ITALY - JANUARY 29: Franck Ribéry of Fiorentina in action during the Serie A match between Torino FC and ACF Fiorentina at Stadio Olimpico di Torino on January 29, 2021 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

"Ribery ha sfornato una grande prestazione, Bonaventura ha giganteggiato in mezzo al campo. Cairo voleva il secondo ma poi l’ha perso in estate, mentre sul primo aveva esplicitamente detto che al Torino non serviva. I fatti lo stanno smentendo?

"“Per come hanno giocato venerdì Bonaventura e Ribery servirebbero a tutte le squadre. Venerdì, però, mi dovete credere, Bonaventura ha fatto la sua miglior partita da quando è a Firenze. Che Ribery fosse forte, tutti lo sapevamo e quindi la battuta di Cairo, dettata dall’età del francese e dalla sua lontananza dal campo, è stata smentita più volte dai fatti. Quando Ribery fa il Ribery è irresistibile”.

"Commisso è agli inizi del suo percorso a Firenze, Cairo ha già celebrato i suoi 15 anni di gestione. Attualmente trova più differenze o più analogie tra le due presidenze?

"“Il calcio logora in maniera clamorosa e quando stai tanto a capo di una società la ruggine si accumula e la passione si spegne gradualmente. Al momento è veramente difficile fare un paragone tra Commisso e Cairo. Il primo è a Firenze da due anni, è spinto dall’entusiasmo e a febbraio poserà la prima pietra del nuovo centro sportivo. Il secondo è dal 2005 presidente del Torino. Penso che ci siano pochissime analogie tra le due gestioni”.