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La Spagna salva Real e Barça, per la UE sono aiuti di Stato

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Real Madrid e Barcellona indebitate fino al collo e salvate dal governo spagnolo: l'Unione Europea apre un'indagine per aiuti di Stato non consentiti.
Diego Fornero

 

Che le grandi del campionato spagnolo, la Liga, fossero indebitate da anni, era cosa nota: il fenomeno non risparmia nessuno, neppure i colossi, Real Madrid e Barcellona, pur sostenuti ampiamente dal marketing e dagli introiti derivanti dalla partecipazione alla Champions' League. Nel mirino della Commissione Antitrust, l'organo che vigila sulla corretta applicazione delle regole sulla concorrenza, sono finiti sette club spagnoli: oltre alle due grandi, anche Athletic Bilbao, Osasuna, Valencia, Hercules ed Elche.

Per Real, Barça, Athletic e Osasuna l'oggetto dell'indagine sono i presunti privilegi fiscali concessi dall'ordinamento spagnolo, primo filone dell'indagine, ma nel caso delle Merengues l'UE indaga anche sulla concessione troppo agevolata di un terreno alla società Madrilena per la costruzione di impiantistica sportiva (vivremo prima o poi qualcosa di simile anche per la Continassa?). 

Il terzo filone di inchiesta coinvolge i tre club di Valencia: oltre alla squadra omonima, anche l'Hercules e l'Elche, che avrebbero ricevuto dall'Istituto delle Finanze valenciano, organismo pubblico, finanziamenti agevolati non segnalati alla Commissione europea. Da Bruxelles, a questo riguardo, il Commissario alla concorrenza, Joaquin Almunia, si è espresso in maniera molto chiara: "I club spagnoli non hanno dato alcuna dimostrazione di autosostenibilità e le misure adottate nei loro confronti intervengono sensibilmente sulla concorrenza, configurandosi, di fatto, come aiuti di Stato". Ora sarà l'ordinamento spagnolo, che rischia una multa salatissima, a dover replicare alle osservazioni giunte da Bruxelles.

 

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