Se c’è una squadra che nello Stadio Franchi di Firenze avrebbe meritato la vittoria quella non sarebbe stata sicuramente la “Viola” ma il Toro che in 10 contro 11 ha messo sotto la Fiorentina. Nonostante l’inferiorità numerica per l’espulsione di Dembelè per doppia ammonizione i granata non hanno perso la fiducia in una possibile rimonta che è arrivata dopo 36 minuti dall’espulsione del difensore granata e dopo 33 minuti dal gol di Kean.


CONTROCORRENTE
Che bel Toro a Firenze!
Un bel Toro che non si è mai scomposto nonostante dopo aver subito il gol dell’attaccante viola ha sofferto e rischiato di prendere il raddoppio, ma prima un salvataggio di Coco che ha preceduto la battuta di Kean e poi una super respinta di Milinkovic-Savic su tiro ravvicinato, al 43°, dello stesso centravanti, lo ha mantenuto in partita.
E’ un pareggio che dice molto sulla voglia di risorgere di questi ragazzi, una dimostrazione di carattere da parte di tutti coloro che sono scesi in campo in primis i due ragazzi Gineitis e Njie, l’uno a trovare il pareggio lesto a inserirsi in un madornale errore della retroguardia viola, tra Comuzzo e Adli, l’altro a sfiorare il gol al 68' quasi a presagire quello che poi è successo un minuto dopo.
E’ la quarta divisione di posta consecutiva dei granata, di certo non è un risultato che fa fare il salto di tranquillità, ma è un altro mattoncino messo nella costruzione per una casa sicura.
Male la Fiorentina che dopo essere passata in vantaggio e in superiorità numerica per ben 61 minuti è stata molle è prevedibile nelle giocate. E’ stato proprio l’atteggiamento che ha fatto la differenza tra le sue squadre: il Toro più determinato nel raggiungere il pareggio e cercare fino alla fine la vittoria, aiutandosi in un bel tutti per uno e uno per tutti, mentre la Fiorentina è stata più compassata, molto lenta nel giro palla, sempre molto largo e con poca verticalizzazione della palla.
E dire che la qualità della Fiorentina è ben superiore a quella granata ma spesso sul campo entrano in scena altri valori come il carattere forte, la determinazione, la voglia di fare risultato.
L’unica nota negativa in casa granata è l’espulsione di Dembelè, un ragazzo del 2004 che fino al momento del fallo su Folorunsho stava giocando bene e con la giusta interpretazione. Poi il peccato di ingenuità, perché dopo essere stato ammonito, solo pochi minuti prima, è assurdo andare a cercarsi un ammonizione soprattutto in una posizione del campo ininfluente. Va bene l’aggressività ma con giudizio. La sua poca esperienza lo ha fatto cadere in un errore che poteva costare caro al Toro ma ci può anche stare e sicuramente si rifarà presto perché ha delle belle qualità.
Per la Fiorentina continua una crisi di risultati, visto l’organico che ha, non sa più vincere e di questo momento sicuramente ne ha approfittato il Toro che adesso affronterà venerdì il Cagliari dell’ex Nicola consapevole di poter giocare per la vittoria e con più tranquillità.
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