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Bruno Neri, calciatore granata partigiano venne ucciso il 10 luglio 1944

Bruno Neri, calciatore granata partigiano venne ucciso il 10 luglio 1944 - immagine 1
Bruno Neri fu un calciatore granata e un partigiano nella resistenza italiana caduto nel corso della lotta di liberazione al nazifascismo.

Redazione Toro News

Bruno Neri fu un calciatore del Toro dal 1937 al 1940 totalizzando in granata ben 65 presenze e una rete. Nato a Faenza, giocò nella squadra della sua città e, dopo un anno a Livorno, nel 1929 passò alla Fiorentina, dove militò fino al 1936, anno in cui andò alla Lucchese. In Toscana incontra Egri Erbstein, il mister che guidò il Grande Torino. Dopo Lucca ci fu Torino e nel capoluogo piemontese rimase fino al 1940. La sua avversione alla dittatura fascista fu manifestata in diverse occasioni: rimane sicuramente celebre l'immagine del 1931 nella quale, in occasione dell'inaugurazione dello stadio fiorentino che sarà poi noto come Artemio Franchi, fu l'unico a non voler fare il saluto romano per omaggiare le autorità del regime.

Dopo l'otto settembre decise di entrare nella resistenza per combattere il nazifascismo. Divenne vicecomandante del Battaglione Ravenna e cadde in uno scontro con i nazisti il 10 luglio del 1944 sull'Appennino. Il Torino può così vantare di avere avuto fra le sue fila l'unico giocatore che da combattente della Resistenza fu ucciso dai nazisti.