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Buongiorno: “Toro, non escludo un ritorno in futuro. A Thiago Motta dissi…”

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Le parole dell'ex-capitano granata
Enrico Penzo
Enrico Penzo Redattore 

Alessandro Buongiorno, difensore del Napoli, ha rilasciato un'intervista a La Stampa, durante la quale ha parlato a cuore aperto delle sue scelte, della sua passione per il Torino e della sua nuova avventura con il Napoli.

Nel corso dell'intervista, Buongiorno ha spiegato che, nonostante le offerte ricevute dalla Juventus, non ha mai avuto intenzione di tradire la sua storia granata: "C’è stato un interesse vero: mi hanno cercato prima che da Napoli manifestassero la volontà di portarmi qui, ci ho parlato, ma ho parlato, spesso, con me stesso: non potevo tradire la mia storia, sono nato e cresciuto granata", ha raccontato Buongiorno. "L’ho spiegato a Thiago Motta, per me un grande allenatore", ha continuato l'ex-granata.

Buongiorno, il no ad Atalanta e Juventus

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Il difensore ha anche raccontato come, quando si è fatta avanti l'Atalanta, aveva già deciso di rimanere al Torino. "Quando si era fatta viva l’Atalanta, avevo deciso di rimanere al Toro dopo un giro di consultazioni (sorride, ndr) con familiari, amici, conoscenti", ha spiegato Buongiorno. La decisione di rifiutare la Juventus è stata presa in solitudine, come ha ammesso: "Quando si è fatta viva la Juventus ho deciso da solo...".

Buongiorno e il trasferimento al Napoli: "Incontro con Conte del tutto casuale"

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Un'altra parte fondamentale della sua scelta di trasferirsi al Napoli è stata influenzata dall'incontro con Antonio Conte. "L'incontro è del tutto casuale, ma scatta subito qualcosa. Lo so, può essere difficile crederlo", ha raccontato Buongiorno. "Il ct Spalletti ci dà un giorno di riposo prima degli Europei e, così, organizzo una serata in un ristorante di Torino: siamo una decina, il cameriere mi avvicina: 'Ale c’è il tuo nuovo mister nell’altra sala'". Nonostante il Napoli fosse già interessato a lui, Buongiorno ha spiegato che parlare con Conte per la prima volta è stato un momento speciale: "Che il Napoli mi volesse non era un mistero, ma, io, era la prima volta che parlavo con Conte. Non è un luogo comune: ti entra nella testa per come lavora, per i consigli che ti dà, per le motivazioni che riesce a tirarti fuori".

Buongiorno: "Il Toro è la mia vita. La commozione di Duvan mi ha dato i brividi"

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Anche se ora il suo cuore è rivolto verso il Napoli, Buongiorno ha ribadito più volte il suo legame con il Torino. "L’ho già detto: il Toro è la mia vita", ha affermato senza esitazioni. Un episodio che gli ha fatto riaffiorare emozioni legate al Toro è stato quello di Duvan Zapata. "La commozione di Duvan (Zapata, ndr) mi ha dato i brividi: gli ho scritto un messaggio prima che leggesse i nomi di quella squadra unica al mondo e di chi se ne è andato insieme con loro", ha raccontato, mostrando quanto la squadra granata continui a occupare un posto speciale nel suo cuore.

Riguardo al suo futuro, Buongiorno non ha escluso un ritorno al Torino. "Non escludo un ritorno in futuro", ha detto, aggiungendo che ora la sua attenzione è focalizzata sul finale di stagione con il Napoli, dove il club è in corsa per il quarto scudetto della sua storia. "Lavoro per la gara con il Cagliari, l’ultima al Maradona. Spalletti si è informato sulle mie condizioni, vedremo se ci sarò con la Norvegia", ha concluso.