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Chievo-Torino, l’esperienza fa la differenza nel reparto difensivo di Maran

TURIN, ITALY - NOVEMBER 26:  Andrea Belotti (R) of FC Torino clashes with Dario Dainelli of AC ChievoVerona during the Serie A match between FC Torino and AC ChievoVerona at Stadio Olimpico di Torino on November 26, 2016 in Turin, Italy.  (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Focus on / Il reparto difensivo della squadra di Maran non è composto da singoli di spicco ma affiatamento e automatismi consolidati fanno la differenza

Nicolò Muggianu

Il collettivo prima dei singoli, il gioco di squadra invece di individualismi. Sembrano essere queste le parole chiave, il "mantra", che i componenti della difesa del Chievo Verona si ripetono prima di ogni match. La squadra di Maran, infatti, non ha a disposizione singoli di spicco dal nome altisonante ma può contare piuttosto su giocatori dalla grande esperienza e dal sicuro affidamento. La difesa clivense - non a caso - è una delle migliori difese della seconda metà della classifica occupata dalle cosiddette "medio-piccole" del nostro campionato. Con 49 reti al passivo i veneti hanno - tra le altre - un'imbattibilità difensiva migliore del Torino che - dal canto suo - deve fare i conti proprio con il problema delle troppe reti subite.

Spolli, Dainelli, Cesar, Gamberini, Cacciatore e Gobbi: sono questi gli interpreti difensivi sui quali può contare il tecnico Maran; molti dei quali - per altro - giocano insieme da anni. La confidenza, gli automatismi e la grande esperienza nella categoria sono le armi vincenti del reparto arretrato clivense che può contare su giocatori molto fisici e tatticamente ben preparati. Spesso infatti, dove non ci arrivano con la tecnica, i giocatori gialloblù compensano con il fisico e il lavoro di squadra mettendo in campo una fase difensiva invidiabile. Più del reparto in sè e per sè, infatti, nel Chievo la differenza la fa la fase difensiva di squadra con due mediani dalle spiccate doti di interdizione e due esterni che si sacrificano molto per la squadra, ripiegando spesso e aiutando i compagni. Forse è proprio questo il segreto del Chievo che ha fatto della sua compattezza una vera e propria fortuna: senza mercati esorbitanti e da "spendaccioni" infatti, la squadra di Campedelli è da ormai quasi dieci anni stabilmente nella massima serie.