Non era questa la partita che il Toro poteva vincere. Il Napoli è una squadra talmente forte tecnicamente che in soli 15 minuti aveva già messo il risultato in cassaforte allo Stadio Grande Torino. Se i due allenatori, Gattuso e Nicola, in quanto a grinta possono anche giocarsela alla pari in campo la differenza qualitativa è stata abissale. Se pensiamo che il Napoli ha tirato ben 25 volte verso la porta granata di cui ben 10 nello specchio della porta, conditi da due gol davvero belli, due pali e quattro respinte importanti di Sirigu, un salvataggio di Bremer con palla che ha lambito il palo di un nulla, nessuno si sarebbe meravigliato se la partita si fosse conclusa con quattro o più reti di Insigne e company.
Controcorrente
Il Napoli è troppo forte per questo Toro
Gli azzurri di Gattuso se avessero vinto con 6 gol di scarto con il Torino nessuno avrebbe avuto nulla da dire
Sì, il Napoli è una squadra che crea talmente tante azioni gol quante è capace di sprecarne. Il tasso tecnico che è nella disposizione di Gattuso è talmente importante che in panchina ad inizio gara il tecnico ha tenuto seduti giocatori come Mertens, Lozano, Petagna, Elmas e Fabian Ruiz tanto per citarne qualcuno. Tutto ciò spiega la sconfitta del Torino che nulla ha potuto, sebbene si sia battuto bene soprattutto nel corso del secondo tempo. Il Toro nei primi 45 minuti è stato dominato dal Napoli che sulle fasce con Di Lorenzo e Politano, soprattutto a destra, è stato sempre pericoloso, mentre a sinistra Insigne è sembrato un po' sottotono, anche se la bellezza nella costruzione del suo tiro a giro che si è stampato sul palo è un tutto dire di questo campione scartato a suo tempo dal Toro che lo provinò ma lo reputò troppo basso di statura.
I due gol subiti dal Toro hanno fatto emergere che in squadra se si hanno dei campioni si vince quasi sempre. Il gol di Bakayoko è stato un capolavoro anche se i centrocampisti granata lo hanno lasciato troppo libero di fare quel che voleva, nessuno è andato a contrastarlo. Il raddoppio è stato causato da un errore di Nkoulou che è stato troppo leggero nel suo intervento su Osimhen perdendo il contrasto e lasciando partire a razzo il veloce nigeriano che non ha dato scampo a Sirigu. Al di là di questi due gol che forse si sarebbero potuti evitare con più attenzione la partita è stata meritatamente vinta dal Napoli. Il Toro ha accennato a qualche break sul finire dei primi 45 minuti con una buona reazione e ad inizio secondo tempo è stato Ansaldi a impegnare Meret in una respinta di piede che ha salvato la rete napoletana, ma alla fine è stato l’unico tiro vero pericoloso dei granata verso la porta avversaria.
D'altronde ad ogni azione granata gli azzurri hanno sempre ribaltato l’azione con ripartenze sempre pericolose e veloci. Insomma il Napoli negli spazi è stato devastante, come sa fare in tutte le sue partite; poi a centrocampo le giocate sempre di prima o massimo a due tocchi hanno sempre messo in difficoltà in centrocampisti granata. Il vero neo di questa partita è l’espulsione di Mandragora, per doppia ammonizione che lunedì in una partita importante contro il Parma non ci sarà. Il ragazzo se nelle altre precedenti partite è parso sempre decisivo sia con i gol che con le giocate, contro il Napoli a partita finita si è macchiato di una stupidità che poteva evitare, un fallo davvero stupido e ingenuo che toglierà nella prossima partita un tassello importante al centrocampo granata. Adesso il Toro è fermo a 31 punti insieme a Benevento e Cagliari. Per rimanere in Serie A la squadra di Nicola dovrà necessariamente vincere contro Parma, Spezia e Benevento: tre squadre che i granata hanno nelle proprie corde a patto che riprendano il cammino con la grinta vista in campo contro la Roma e la Juventus di qualche settimana fa.
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