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Juric e un rapporto incrinato con la tifoseria: a Verona altre frecciate

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Sembrano ormai un lontanissimo ricordo i tempi in cui Juric veniva osannato dalla tifoseria. La piazza granata aveva identificato il croato come tecnico della rinascita dopo due campionati difficili e i ripetuti attacchi alla società lo avevano...
Alberto Giulini Vicedirettore 

Sembrano ormai un lontanissimo ricordo i tempi in cui Juric veniva osannato dalla tifoseria. La piazza granata aveva identificato il croato come tecnico della rinascita dopo due campionati difficili e i ripetuti attacchi alla società lo avevano reso ancor più apprezzato alla frangia di tifo in aperto dissenso con la presidenza Cairo. Con il passare dei mesi la situazione è però cambiata: allo stadio i cori per Juric sono spariti ormai da un pezzo e sui social sta iniziando a montare il malcontento nei confronti del tecnico.

La squadra stabile a metà classifica

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Sicuramente ha contribuito un andamento sostanzialmente stabile della squadra. Nella prima stagione il cambio di rotta è stato netto rispetto a due stagioni disastrose sotto tutti i punti di vista, poi il Toro non è riuscito a tirarsi fuori dal limbo di metà classifica. I granata sono sempre rimasti a grande distanza dalla zona retrocessione, ma al tempo stesso hanno mancato tante occasioni per inserirsi prepotentemente in zona Europa. E così nella piazza granata ha iniziato a dilagare il malcontento di tifosi che - a differenza delle precedenti squadre allenate dal tecnico - non si accontentano di un tranquillo piazzamento a metà classifica.


La dialettica di Juric

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In un simile contesto non ha sicuramente aiutato la dialettica di Juric che, anche dopo la trasferta di Verona, ha fatto discutere i tifosi con le sue dichiarazioni. "I miei giocatori hanno fatto bene per tre anni, vorrei che questo si apprezzasse e che ci fosse una spinta, come quella che si è vista a Verona, in grado di spingere i giocatori  ad andare oltre", ha spiegato il croato al Bentegodi. Un'uscita che non è piaciuta a diversi tifosi granata, scottati da un'annata caratterizzata da tanti passi falsi (punti persi con le piccole in particolare) e dall'ennesimo paragone con un'altra tifoseria. Il tutto in una stagione in cui il tecnico si era già reso protagonista del doppio dito medio rivolto verso la Maratona dopo la gara con il Sassuolo, situazione poi risolta da un incontro al Filadelfia con alcuni esponenti della curva granata. E così il ciclo di Juric rischia di concludersi nel più triste dei modi, nel paradossale contesto di una squadra ancora in corsa per l'Europa ma costretta a giocare in un clima di contestazione e polemiche.

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