La dialettica di Juric
—In un simile contesto non ha sicuramente aiutato la dialettica di Juric che, anche dopo la trasferta di Verona, ha fatto discutere i tifosi con le sue dichiarazioni. "I miei giocatori hanno fatto bene per tre anni, vorrei che questo si apprezzasse e che ci fosse una spinta, come quella che si è vista a Verona, in grado di spingere i giocatori ad andare oltre", ha spiegato il croato al Bentegodi. Un'uscita che non è piaciuta a diversi tifosi granata, scottati da un'annata caratterizzata da tanti passi falsi (punti persi con le piccole in particolare) e dall'ennesimo paragone con un'altra tifoseria. Il tutto in una stagione in cui il tecnico si era già reso protagonista del doppio dito medio rivolto verso la Maratona dopo la gara con il Sassuolo, situazione poi risolta da un incontro al Filadelfia con alcuni esponenti della curva granata. E così il ciclo di Juric rischia di concludersi nel più triste dei modi, nel paradossale contesto di una squadra ancora in corsa per l'Europa ma costretta a giocare in un clima di contestazione e polemiche.
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