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La fortuna ci sorride

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La fortuna da una grossa mano al Torino dopo essergli stata nemica nelle prime partite e nella serie infinita di infortuni.Il Cagliari gioca meglio, è più ordinato in campo ma non punge, il Toro soffre, lotta e si rende pericoloso...
Redazione Toro News

La fortuna da una grossa mano al Torino dopo essergli stata nemica nelle prime partite e nella serie infinita di infortuni.Il Cagliari gioca meglio, è più ordinato in campo ma non punge, il Toro soffre, lotta e si rende pericoloso per la maggiore forza e qualità degli uomini offensivi.Il primo appunto però è negativo e va a Novellino per l’utilizzo di Recoba, con questa mossa abbiamo giocato in dieci per mezz’ora, lasciando al Cagliari il completo controllo del campo, senza ottenere niente in cambio se non i passaggi per il tiro di Rosina e il colpo di testa di Ventola che hanno insidiato la porta di Fortin, anche oggi come a Bergamo mi è piaciuta di più la formazione che ha concluso la partita rispetto a quella che l’ha iniziata.L’ingresso di Motta ha equilibrato la squadra che da quel momento ha iniziato a giocare alla pari con la squadra di Giampaolo (grande allenatore, non fosse arrivato Novellino avrei voluto vedere lui sulla panchina granata).A inizio di ripresa non ho capito il senso delle sostituzioni di Novellino, se non quello di mettere confusione nella difesa sarda, infatti all’uscita di Vailatti non è entrato il laterale Malonga ma Stellone, per poi ritornare dopo neanche dieci minuti a una punta unica facendo uscire Ventola per Malonga, che abbia influito anche la carta d’identità sulla cronologia delle sostituzioni?La partita poi è stata sbloccata dal fortunoso gol di R osina e da lì in poi il Toro ha legittimato la vittoria non correndo praticamente nessun rischio.

Un applauso deve sottolineare le prove di Bottone e di Di Loreto, all’inizio entrambi hanno faticato un po’ ma sono usciti alla distanza risultando tra i migliori del Toro.Sorprendente è stata la prova del rosso centrocampista che ha corso, tamponato e rilanciato con il piglio di un veterano, roba da non credere se si pensa che praticamente era all’esordio in serie ADi Loreto invece ha ripreso da dove si era fermato, infatti nelle prime due partite era stato di gran lunga il migliore della retroguardia granata e oggi dopo il comprensibile impasse iniziale ha ripreso lo standard di rendimento iniziale che è ben diverso da quello al quale ci aveva abituato lo scorso anno.Più che sufficienti le prove degli altri granata con un + per Comotto e un – per Vailatti e Lanna che è parso molto in difficoltà nella marcatura di Foggia ma che non si è mai perso d’animo concludendo la partita in crescendo.

Un altro appunto negativo è stato quello delle palle perse, infatti soprattutto nel primo tempo si sono sbagliati troppi passaggi alcuni dei quali anche abbastanza semplici.Anche l’arbitraggio che complessivamente è stato più che buono ha avuto la sua negatività, infatti Mazzoleni non ha punito tre falli di mano abbastanza evidenti, meglio per il Torino perché il primo era quello di Lanna sullo 0a0 che avrebbe portato al rigore e all’espulsione, poi non ha visto l’evidente e volontario fallo di mano di Budel che avrebbe anche questo avuto come conseguenza l’espulsione, infine non ha sanzionato un fallo di mano in area sarda che avrebbe dato la possibilità al Torino di calciare un rigore.

Tirando le conclusioni per adesso accontentiamoci dei punti, il gioco arriverà, speriamo, quando Novellino recupererà gli infortunati.

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