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Lyanco punta al ritorno in gruppo: ora il brasiliano deve conquistare il Toro

Focus on / Il difensore brasiliano ha collezionato soltanto 4 presenze: nel finale di stagione deve tornare protagonista

Nicolò Muggianu

Tutti sotto esame: con l’obiettivo del settimo posto ormai lontano, il Toro – per stessa ammissione di Mazzarri, l’allenatore, e di Cairo, il presidente – utilizzerà le partite che restano nella stagione per valutare i calciatori attualmente a disposizione e decidere sulla loro permanenza. Andiamo, quindi, ad analizzare singolarmente le posizioni dei vari elementi della rosa del Torino: impossibile dire con certezza, oggi, quale sarà il loro futuro, possibile invece evidenziare quali sono le premesse.

FRAGILE - Tra i giocatori che dovranno convincere Mazzarri in questo finale di stagione inevitabilmente c'è anche lui. Stiamo parlando di Lyanco. Il centrale classe 1997, dall'arrivo dell'allenatore di San Vincenzo è stato quasi sempre fermo ai box. La causa i tanti, troppi infortuni che anche sotto la gestione Mihajlovic ne avevano condizionato l'utilizzo. Sono soltanto 4 le presenze raccolte sin qui da Lyanco in campionato, per un totale di 342' disputati. Pochi per un giocatore costato parecchio e attorno al quale il Torino intende costruire la difesa del presente e soprattutto del futuro. Resta però da superare lo scoglio legato alla fragilità fisica. Nonostante i 187 centimetri di altezza e il fisico scultoreo infatti, l'ex San Paolo è stato il giocatore maggiormente soggetto a problemi fisici. In particolar modo al piede e alla caviglia sinistra. La speranza è quella di vederlo almeno in maniera parziale in gruppo già a partire dalla prossima settimana per poi, infortuni permettendo, tornare ad essere al centro del progetto del Torino.

"INVESTIMENTO - Sono all'incirca nove i milioni spesi dal Torino per accaparrarsi Lyanco a marzo 2017. Una cifra considerevole, vista la giovane età e la poca esperienza del centrale brasiliano. Un investimento che almeno in questo primo anno in granata ha avuto un ritorno sportivo quasi nullo. Come detto i frequenti problemi fisici hanno condizionato la disponibilità del ragazzo, che adesso però ha tanta voglia di tornare. Non c'è però di che preoccuparsi: il brasiliano infatti è legato al Torino con un contratto molto lungo, con scadenza fissata al 30 giugno 2022, e dunque avrà tempo e modo di affermarsi all'interno della realtà granata. Intanto Mazzarri non vede l'ora di averlo a disposizione per capire in che misura potrà contare sulle sue qualità.