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Milan-Torino: moduli a specchio, approcci differenti

Verso San Siro / Anche la squadra di Montella si orienta su un 4-3-3, pensato però per controllare maggiormente il gioco

Nikhil Jha

"Ci sono state le amichevoli, prima facili poi probanti, c'è stata anche la Coppa Italia. Ma la testa del Torino da questo momento va alla competizione più amata e seguita della penisola, la Serie A. Un avvio con il botto per i granata, che saranno ospiti a San Siro del Milan di Montella - Milan con cui Mihajlovic ha un dente avvelenato. Due squadre nuove che, anche senza subire rivoluzioni a livello di interpreti, saranno molto diverse da quelle osservate durante l'ultima stagione. A imprimere il cambiamento è stato necessariamente l'arrivo dei due nuovi tecnici.

"I due si sono presentati nelle rispettive piazze con le idee chiare, virando entrambi su un 4-3-3. Mentre Mihajlovic, però, ha potuto ottenere pezzi pregiati dal mercato, come l'arrivo di Ljajic e Iago Falque, Montella ha dovuto iniziare ad arrangiare il nuovo Milan con gli elementi già presenti in rosa, vista l'immobilità della società rossonera in sede di mercato. Nonostante lo schema sia a specchio, però, i due approcci alla partita potrebbero essere molto diversi.

"Il Milan è infatti molto più orientato, nelle idee del suo allenatore, a un 4-3-3 di possesso, attraverso il quale cercare di controllare pallone e gioco. I granata, dalla loro, mettono insieme una squadra più camaleontica, in grado sia di giocare la sfera sia di ripartire in velocità, caratteristica già nota ai tempi di Ventura. Per i rossoneri sarà chiave la posizione del jolly Bonaventura, in grado di giocare sia come mezzala (come nell'ultima amichevole contro il Friburgo), sia come esterno d'attacco. Il secondo caso metterebbe di fronte al Torino una squadra più equilibrata e meno votata all'attacco. Lo scopo del Torino sarà quello di studiare il più possibile l'avversario, per mettere in campo le giuste contromisure, contro una squadra che Mihajlovic ha il vantaggio di conoscere molto bene.