La vittoria del Torino a Palermo è significativa per diversi aspetti: per il numero di gol segnati, per il fatto che si è trattato del primo successo in trasferta con Mihajlovic, ma soprattutto per la modalità nella quale essa è arrivata, ovvero in “rimonta”. Solamente una settimana fa, su queste colonne, vi avevamo presentato – facendo un parallelismo con lo scorso campionato – come il Toro attuale sia passato dal “rincorrere” (in riferimento alle tante rimonte forzate della stagione 2015/16) all’ essere rincorso. Al Barbera, però, il Toro ha saputo rispondere allo schiaffo rosanero con una veemenza impressionante, e non era ancora capitato in stagione.
Da agosto a questa parte, i ragazzi di Mihajlovic si erano trovati solamente in un’occasione sotto nel risultato per primi: la prima giornata, contro il Milan, il Toro aveva subito a freddo il gol di Bacca, riuscendo solo parzialmente a rimontare, abdicando poi al 90′ col rigore sbagliato da Belotti. Nelle successive giornate il Toro non è mai andato sotto per primo, dimostrando di essere – Bergamo a parte – sempre in pieno controllo del match, sin dalle primissime battute. Alla luce di ciò, la domanda poteva sorgere spontanea: e alla prima gara con gol subito a freddo, come reagirà il Toro? La risposta l’hanno data Benassi e compagni ieri sera, reagendo con spaventosa potenza offensiva al gol di Chochev, ribaltando il risultato e dilagando con il poker finale.
Un Toro, quindi, che mostra di saper rispondere agli schiaffi, colpo su colpo, con personalità e mentalità “da grande”. I passi da compiere per il ritorno in Europa sono ancora tanti, ma se il Toro è questo, con questo carattere, allora Miha non può che avere ragione: “Giocando così, possiamo batter chiunque”. Anche partendo con un gol da recuperare.
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