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Bomba Carta al Derby, il punto della situazione: chiesti 7 anni per Saurgnani

Giorgio Saurgnani accusato di essere coinvolto nell'episodio del lancio di una bomba carta al Derby

Chiesta una pena di 7 anni dal Sostituto PM per l’ultras bianconero che lanciò la bomba carta nella curva del Torino durante il derby della mole

Nicolò Muggianu

"E' in continua evoluzione il processo al “tifoso” della Juventus che lanciò una bomba carta nella curva del Toro il 26 aprile 2015 ferendo diverse persone. Come ha riportato nei giorni scorsi il sito del Corriere della Sera, il sostituto procuratore di Torino Andrea Padalino  è stato chiaro nella conclusione della sua requisitoria riguardo al “Processo Saurgnani”:“Sono cani sciolti inclini soltanto alla violenza. Pericolosi. Gente senza altri valori nella vita che non lo scontro col prossimo in vista della partita. E Saurgnani è il più spietato di tutta la banda”. Il PM ha dunque richiesto una pena di sette anni e mezzo di reclusione e ventimila euro di multa per Giorgio Evenzio Saurgnani, accusato di aver introdotto e lanciato all’Olimpico di Torino, l’ordigno che, secondo l’accusa, “poteva uccidere” e che provocò undici feriti in Curva Primavera. Presente in aula a fianco dei suoi legali, il bergamasco tifoso della Juventus si è sempre proclamato innocente.

RECIDIVO E PERICOLOSO – Il pubblico ministero ha proseguito la requisitoria ricapitolando gli episodi passati che hanno coinvolto il “tifoso” juventino. “Non è nuovo a condotte del genere – ha dichiarato Padalino - la sua militanza criminale parte nel 2009, il 31 ottobre in Juventus-Napoli, quando aggredisce alcuni tifosi napoletani scavalcando nel settore ospiti”. E le chat sequestrate sul suo cellulare, fornirebbero: “Uno spaccato preciso e chiaro delle dinamiche di questa tifoseria contaminata, in cui parlano in modo ossessivo solo di violenza, non di calcio”.

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"DANNI E RISARCIMENTI – Provvisionali e risarcimenti sono stati chiesti da un ferito, Figc, Toro e Juventus per un totale provvisorio di circa 70mila euro, a cui si sommeranno le richieste di risarcimenti. Anche la società granata ha chiesto un risarcimento senza quantificare l’entità. L’avvocato della società bianconera ha però ribattuto: ”La Juventus ha avuto un danno patrimoniale ben rilevante da questo evento  per il solo fatto di aver detto di essere juventino questa cosa ci è costata 30mila euro di ammenda e la chiusura della curva. Io chiedo quindi la provvisionale immediatamente esecutiva e la liquidazione in separato giudizio”.

Non è ancora stata messa, dunque, la parola fine sul processo all’uomo che avrebbe compiuto un atto tanto ignobile durante il derby della Mole di Maggio 2015. Domenica ci sarà Torino-Juventus e l’auspicio - sottolineato da Mihajlovic nello scorso post partita a Genova -  è che ci possa essere grande spettacolo in campo e sugli spalti; senza questo tipo di atti vergognosi che macchiano il “tifo pulito” del calcio, con la speranza che non si verifichino mai più.