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Quando il sogno diventa realtà

di Andrea Tagliante

Potrebbe sembrare il finale di una canzone o di un cartone animato di Walt-Disney, così come la parodia di un reality-show in onda su emittenti nazionali di...

Redazione Toro News

"di Andrea Tagliante

"Potrebbe sembrare il finale di una canzone o di un cartone animato di Walt-Disney, così come la parodia di un reality-show in onda su emittenti nazionali di grande richiamo. Invece non è nient’altro che “la bella favola” vissuta da Davide Nicola, il preziosissimo jolly utilizzato da mister De Biasi in posizioni diverse del campo, con vari compiti, ma sempre con risultati di sicuro interesse.

"Sembra una storia e come tale bisogna raccontarla.

"Nel lontano 1988 c’era un ragazzo, nativo di Luserna San Giovanni, che giocava nella categoria “Giovanissimi” del Vigone (con delle imperdonabili maglie nere con le bande gialle) che dopo un paio di amichevoli e due mesi di allenamento con i pari categoria delle giovanili granata era stato “ virtualmente” tesserato. Ma intoppi burocratici ed economici tra le società non resero possibile l’acquisto.

"Il destino volle che questo ragazzo, estremamente determinato e motivato già allora, scegliesse di provare a fare il calciatore, con notevole costanza, anche in altre società. Tutto ciò lo portò a fare un torneo con il Genoa a Cairo Montenotte. Logica la conseguenza. “Non possiamo lasciarci scappare un giocatore così capace” disse il responsabile del settore giovanile e così questo ragazzo venne tesserato per un’altra società.

"Ma in tutte le storie vi è sempre un lieto fine. E questa non è differente dalle altre. Dopo aver peregrinato in giro per l’Italia (Genoa, Terni, Siena, solo per citare le più importanti), finalmente questo giocatore ha conseguito il suo sogno: (come egli stesso con candida semplicità afferma) quello di vestire la gloriosa maglia granata.

"Voglio credere che come in tutte le storie sia stato un bene per lui e per la società non essere approdato prima alla squadra granata, perché avrebbe dovuto vivere e subire delle vicessitudini che non avrebbe meritato ed il vecchio A.C. Torino 1906 avrebbe “bruciato l’ennesimo” calciatore.

"Oggi è parte importante della squadra perché, con il suo rendimento, la sua voglia di scherzare e la sua disponibilità nei confronti di chiunque, è riuscito a realizzare quello che per lui era un sogno che coltivava fin da “giovanissimo”.

"Non mi resta altro che augurargli che il suo “ritorno” è forse l’aspetto più bello di tutta questa storia e augurargli di vivere il sogno con la massima serenità e felicità, quella che avevo io quando giocavo nelle giovanili ai tempi dei suoi “provini” e che oggi brilla come una stella nei suoi occhi di calciatore realizzato.

"Ho avuto anche occasione di parlargli nell'allenamento di martedì 06/12/2005 ed insieme abbiamo ricordato alcuni nomi e momenti trascorsi. Voi non ci crederete, ma umilissimo come è sempre stato, mi ha risposto che allora gli sembravano dei marziani i ragazzi delle giovanili. La risposta più ovvia e logica che potessi replicare è che oggi lui ha coronato un sogno, ma non è assolutamente un marziano, anzi un ragazzo semplicemente da Toro. Ben tornato Davide

"