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Torino, Aina: sette giornate per lasciare almeno un buon ricordo

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Juric ha rimproverato il nigeriano per poca professionalità, poi gli ha teso la mano inserendolo a gara in corso contro il Milan

Roberto Ugliono

Una bocciatura in conferenza stampa e poi una mano tesa contro il Milan per il rilancio. Così Ivan Juric ha gestito negli ultimi giorni Ola Aina, il laterale che ha perso una maglia da titolare che fino a gennaio era stata indiscutibilmente sua. Delle 19 presenze in stagione tra Serie A e Coppa Italia, 18 risalgono al 2021. Nell’anno nuovo poi in campo Aina non si è più visto tra l’assenza giustificata della Coppa d’Africa e un comportamento, a detta del tecnico, non ineccepibile negli allenamenti: qualcosa che certo non depone a suo favore.

PUNTO DI SVOLTA - Il turning point è proprio l’esperienza con la sua Nazionale. Mentre era impegnato con la Nigeria Juric ha dovuto per necessità dare più continuità a Vojvoda, spostato sulla corsia di sinistra, e la scelta ha pagato. Il kosovaro è cresciuto e ha dato risposte molto positive, poi al rientro di Aina non solo la situazione non è cambiata, ma Ola non ha più giocato nemmeno un minuto. Il nigeriano – secondo quanto detto da Juric - non ha avuto lo stesso rendimento del passato in allenamento e così Vojvoda è diventato il padrone della corsia sinistra. Ma dopo la bacchettata in pubblico, Juric ha comunque voluto dare un segnale ad Aina. Contro il Milan è tornato in campo per 27 minuti e la risposta dell’ex Fulham è stata discreta.

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FUTURO - Ora però si guarda chiaramente al futuro. Difficile immaginare un futuro in granata per il laterale nigeriano, a meno che in questo ultimo periodo non faccia cambiare idea tutti. Prima di tutto dovrà dimostrare professionalità, allenandosi al meglio e cercando di dare una mano alla squadra in campo. Poi, in estate, è facile immaginare che possa essere messo sul mercato in accordo col giocatore, che non sembra avere le motivazioni a mille. Il suo contratto scadrà nel 2023 e per questo in estate le strade è possibile che si separino. Ma prima viene questo finale di stagione, con Ola Aina che può cercare di attirare su di sé le attenzioni di altri club e soprattutto lasciare perlomeno un buon ricordo di sé al Torino e ai suoi tifosi.

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