Cairo a Superga: “Onoriamo il Grande Torino. E il calcio riparta in sicurezza”

Il presidente poi passa a parlare dell'eventuale ripresa del campionato, fermo da due mesi a causa dell'emergenza. "Il calcio credo debba ripartire, ma lo deve fare in sicurezza. Non è giusto mettere a repentaglio la salute di chi gioca e di chi sta loro intorno. Tutto va fatto in sicurezza. Vanno approvati protocolli che siano affidabili al cento per cento. Sia per quanto riguarda gli allenamenti sia per quel che riguarda le partite se ne giocheremo ancora in questa stagione. E soprattutto è importante pensare alla prossima stagione. Si pensa a questo campionato ma dobbiamo pensare ad organizzare bene quello successivo. Questi due mesi sono passati rapidamente eppure il mondo è ancora in grave difficoltà. In tanti si ammalano, in tanti lo sono e non lo sanno, visto che alcune stime dicono che in Italia i contagiati possano essere anche dieci volte quelli ufficiali. Non siamo fuori dall'emergenza. Penso ai medici che hanno lavorato rientrando dalla pensione, si sono ammalati e non ce l'hanno fatta. Penso ai sacerdoti che si sono ammalati per fare il loro lavoro o a chi ha lavorato per tutto il tempo per i servizi essenziali alla comunità. Dobbiamo pensare al calcio, ma anche a tutto il resto".