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Torino, davanti fai paura. Ma dietro bisogna imparare a soffrire

Murgia, indisturbato, salta di testa e insacca il momentaneo 1-2 in Torino-Lazio

L'analisi a mente fredda / Ancora più grave del pareggio, incassato a causa di una prodezza di Immobile, è il momentaneo vantaggio regalato a Murgia

Nikhil Jha

"Alcune certezze sono evidenti sin dal principio, altre vanno costruite lentamente, con fatica e anche attraverso errori (possibilmente, il meno possibile). E così le due certezze che il Torino cerca di portare avanti, attacco e difesa, seguono questa logica: in avanti il Torino è stato straripante sin dai 4 gol rifilati alla Pro Vercelli a metà agosto, mentre dietro è ancora in corso un processo che si sperava archiviato, quello della messa a punto della retroguardia.

"E invece c'è ancora da lavorare. Non solo perché si è incassato almeno una rete nelle ultime 4 uscite, ma perché il Toro ha dato la sensazione di non saper reggere alle folate offensive e d'entusiasmo della Lazio nel match di ieri: in vantaggio di un gol, i granata hanno subito un arrembante secondo tempo da parte degli uomini di Inzaghi, rinculando sempre più e apparendo via via più fragili agli attacchi avversari. E se il gol di Immobile è frutto di una prodezza personale che è difficile vedere replicata su larga scala, quel che deve preoccupare - sempre nel contesto di un avvio di campionato sopra le righe, beninteso - è la libertà con cui Murgia ha colpito in mezzo all'area su calcio d'angolo. Libertà non regalata dall'errore di un singolo, ma da una disattenzione difensiva non ammissibile: che su calcio d'angolo non ci sia un marcatore sull'uomo è indice di mancanza di lucidità di una squadra troppo impegnata a rincorrere.

"Certo, il gioco di Mihajlovic è dispendioso e non sempre può essere applicato fedelmente al 100% - e questo può causare dei cali di tensione e dei momenti di paura - ma questa squadra, come affermato dallo stesso allenatore, ancora deve imparare a gestire se stessa e i ritmi, per non costringersi a correre sempre a mille, imparando a risparmiarsi. Saper piegare la partita a proprio favore è il nuovo step della crescita, senza dalla partita farsi piegare.