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Torino-Genoa 6-4 d.c.r., Sirigu punge i tifosi: “Troppo facile esultare alla fine”

Marco De Rito

 TURIN, ITALY - NOVEMBER 23: Salvatore Sirigu of Torino FC looks dejected at the end of the Serie A match between Torino FC and FC Internazionale at Stadio Olimpico di Torino on November 23, 2019 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

A Torino Channel Sirigu ha aggiunto: "L'abbiamo vissuta da Toro. Oggi sinceramente è una di quelle partite in cui il famoso spirito Toro è uscito. Vincere bene e in determinati contesti è facile anche a livello psicologico. Ma noi stiamo affrontando anche delle difficoltà oggettive. Si sta creando un ambiente spiacevole di cui io sono molto deluso. Riceviamo le critiche, anche a testa alta, però ci sono delle cose che mi fanno male. Lo dico perché questi ragazzi li vivo tutti i giorni e sinceramente ci siamo sentiti un po' soli. Questo lo dico al di là del risultato, perché oggi si tratta di un risultato positivo. Abbiamo migliorato ciò che avevamo fatto l'anno scorso, quando siamo usciti con la Fiorentina a gennaio. Siamo andati avanti con diverse difficoltà, è giusto ribadirlo anche per farci forza dentro di noi, perché è giusto che passi bene questo concetto"

"Abbiamo fatto la partita che volevamo fare, abbiamo onorato la competizione. Così come volevamo dall'inizio dell'anno. Non abbiamo mai trascurato la Coppa Italia. Io tengo molto a questa competizione. Ci si può giocare in una partita secca il passaggio del turno anche con delle squadre più blasonate, questo dà quel gusto in più e quel qualcosa in più. Il Torino dev'essere presente. Abbiamo cercarlo di farlo, nonostante le difficoltà del momento. E' giusto che chi viene allo stadio giudichi l'operato di chi è in campo, ma alcune volte si esagera. Abbiamo delle difficoltà oggettive, da mesi. Non parlo di cose interne al gruppo. Abbiamo un campo dove non è possibile giocare, non possiamo effettuare delle determinate giocate, non ci rende sereni. E poi tutto l'ambiente ci rende nervosi. E' facile sbagliare. Io alcune volte guardo per terra e non capisco cosa mi fa andare avanti, qual è la motivazione. Perché se quando cominci a giocare, hai difficoltà a stoppare il pallone o sai che un tiro può rimbalzare male e mi può passare sotto la mano comincia ad essere dura. Questo la gente non lo vede, ma è giusto che la gente lo sappia. I ragazzi vengono fischiati per uno stop sbagliato. Non ci danno la serenità ne i fischi, né il campo dove giochiamo. E' giusto che tutto lo sappiano. E' da mesi che la squadra protesta per queste cose e nessuno dice niente e questo mio gesto che serva a fare qualcosa. Ci potrebbe aiutare anche a livello psicologico".

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