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Torino, Juric ha trovato come valorizzare Seck? Da prima punta piace e cresce

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Juric ripropone Seck come prima punta e vince la scommessa. Buone sensazioni dal senegalese dopo Milan e Fiorentina. Sul mercato serve ancora un attaccante?

Roberto Ugliono

Due indizi non faranno una prova e serviranno quindi anche altre verifiche del caso, ma le ultime due prestazioni di Demba Seck con il Torino da prima punta lasciano segnali positivi. Il ragazzo sia nello spezzone contro il Milan in Coppa Italia e soprattutto contro la Fiorentina ha offerto quelle che probabilmente sono state le sue prove migliori in maglia granata. La sensazione è che Juric potrebbe aver trovato la giusta collocazione al ragazzo.

Torino, i numeri di Seck nella gara con la Fiorentina

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Seck ha giocato titolare in Serie A per la prima volta dal 17 settembre (Torino-Sassuolo 0-1) e si è fatto trovare pronto; i numeri della gara contro la Fiorentina premiano Demba, perché è stato il migliore della squadra per percentuale di dribbling riusciti (50%) e per falli subiti (4). A questo vanno aggiunte le sensazioni che ha lasciato la partita. Spesso è stato bravo sia ad attaccare la profondità, sia a giocare spalle alla porta. Caratteristiche importanti per chi deve fare la prima punta. Il mix di questi tre aspetti sono carte a suo favore. In attesa del mercato, Juric potrebbe aver trovato un’alternativa a Sanabria, che rispetto a Seck potrebbe avere più qualità nello stretto ma ha meno attacco della profondità. Di certo ora l'obiettivo di Seck può e deve essere il primo gol in Serie A. A Firenze ci è andato veramente vicino, prima segnando in fuorigioco di pochi centimetri, poi cogliendo la traversa.

Torino, Seck e le nuove vesti da prima punta

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Le parole del post partita di Seck poi fanno capire come questa nuova dimensione gli stia piacendo. Lui vuole restare e i dubbi su una possibile partenza sembrano essere alle spalle: "In allenamento vedo che in questo gruppo posso starci bene. Voglio restare qui a Torino e giocarmela", ha detto Seck. Poi c’è stato quel siparietto con Sky Sport quando gli è stato chiesto se nell’occasione del gol di Miranchuk il suo movimento fosse uno schema. Con onestà e con il sorriso ha spiegato che era frutto del caso. Da un lato c’è l’amicizia con il russo, dall’altro c’è forse anche l’istinto. Il suo movimento a liberare Miranchuk è stato vincente. Che sia caso o istinto ce lo dirà il tempo, intanto però il ragazzo va lodato. Nel nuovo ruolo è un nuovo Seck. Vero è che, da mancino di piede, tende sempre a muoversi nella zona del centro-destra, ma pian piano inizierà a muoversi anche fuori dalla sua comfort zone. Intanto sarà interessante capire se a Empoli sarà confermato prima punta titolare del Toro: e chissà che l'ascesa di Seck non possa far cambiare idea al Torino sul fatto che sia necessario rivolgersi al mercato per un altro centravanti.

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