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Torino-Mantova 3-1!

AAA la B non abita più qui. Di fronte a 60 mila spettatori scarsi i ragazzi di Gianni De Biasi ribaltano il risultato di Mantova raggiungendo la promozione in serie A e giocando 115 minuti di puro, intenso, bellissimo calcio,...

Redazione Toro News

AAA la B non abita più qui. Di fronte a 60 mila spettatori scarsi i ragazzi di Gianni De Biasi ribaltano il risultato di Mantova raggiungendo la promozione in serie A e giocando 115 minuti di puro, intenso, bellissimo calcio, sottomettendo un Mantova mai veramente pericoloso se non su pochi, isolati episodi. “La” partita più importante della stagione ha visto il Toro giocare come tutti volevano e si aspettavano: con il cuore ma anche con la testa, fino alla solita, inevitabile, sofferenza che dopo 46 partite porta al traguardo della serie A. Nell’aria si respira la tensione delle grandi occasioni: sugli spalti è il trionfo del tifo con cori, luci e colori degni di un vero happening, tanto che in tribuna non ci si riesce a sentire fra un sedile e l’altro. Il Toro pressa alto: Abbruscato incorna a lato una punizione di Rosina (1’) poi Doudou, al rientro dopo mesi, abbatte subito Gasparetto. Il Mantova sta in trincea e quando si sgancia Taibi deve compiere un mezzo miracolo su incornata di Gasparreto (9’). Attacchi dalle fasce e palla al piede voleva De Biasi e invece il Toro insiste nel cercare Lazetic e i suoi cross che la difesa virgiliana ha buon gioco a sventare. E’ Rosina a dettare i tempi dell’attacco di De Biasi concludendo a lato di sinistro (4’) e ispirando la conclusione fuori bersaglio di Muzzi (12’). Il ritmo e la cattiveria crescono e Farina ha il suo da fare a tenere calmi gli animi. Il primo a finire sul suo taccuino è Lanzara poi è Balestri a meritarsi il giallo colpendo con un calcio da terra l’ex-Sommese, e dopo pochi minuti lo raggiunge Nicola che abbatte Caridi. Poi

Cioffi abbatte Muzzi e sul dischetto va Rosina, al rigore più pesante della stagione. Il pelato di Reggio Calabria spiazza Brivio con un tiretto che rotola nell’angolino opposto. Si accede la speranza. La ripresa si apre con il Toro che carica a testa bassa e dopo che Abbruscato devìa fuori di un soffio una rimessa è Rosina a imitarlo di testa. E’ il Mantova a farsi vivo dopo 15’ con una punizione alta di un niente di Lanzara. Poi tante fughe di Lazetic e Rosina con molti palloni gettati in mezzo finchè su un’incursione di Lazetic scaturisce l’ennesimo calcio d’angolo. Sulla palla va Rosina e Muzzi, in mischia, la mette dentro. La speranza diventa tangibile Spettacolo di cori da stadio. Al 24’ rischio infarto con un tiro di Gasparetto che finisce a lato di un soffio. Comincia la sofferenza. Balestri spazza con autorità e tempestività un paio di mischie che però non impensieriscono mai Taibi, peraltro sempre sicuro. Brevi va vicino al 3-0 con un tiro di testa che Brivio devìa alla grandissima. Poi è Rosina che costringe il numero 1 mantovano a un’uscita spericolata su Abbruscato. Finiscono i primi 90’ con un’incursione di Rosina ben bloccata da Brivio. Il pelato di Reggio Calabria ha giocato con un’intensità rara nel primo tempo e nella ripresa ha sfoderato, a sprazzi, un gioco di gambe che spediva perennemente gli avversari a prender farfalle. Da una delle sue incursioni nasce l’ennesimo angolo battuto ancora da Gallo. Nicola è bravo a farsi trovare pronto con l’appuntamento più importante della carriera e la mette dentro. E’ serie A ! Lo stadio esplode in un delirio assurdo. Tutto finito ? Figuriamoci è una partita del Toro, dei masochisti per eccellenza. E allora ecco che Fantini, prezioso e impeccabile fino a quel momento, stende Brambilla e insulta l’arbitro. Rosso diretto. Normalmente, sul 3-0 i bravi ragazzi andrebbero a dormire e invece Doudou, imita il compagno senza impattare nel cartellino, ma provocando un rigore. Batte l’ex-Poggi ed è 3-1. Il Toro torna in trincea, il suo habitat naturale. De Biasi ridisegna la squadra con un 5-3-1 in cui la linea difensiva è composta da Nicola-Melara-Brevi-Doudou e Balestri. A centrocampo Rosina ed Edusei giostrano ai lati di Gallo e Abbruscato fa da boa offensiva. Comincia un alternarsi di mischie, falli tattici, spazzate furibonde, recuperi prodigiosi. Al 110 Caridi telefona pericolosamente un tiro che Taibi blocca con sicurezza e al 114’ Gasparetto fa sussultare tutti con un tiro a lato, ma è ormai è finita. Farina, che ha ammonito equamente sia mantovani che granata, sorvolando su più di un episodio dubbio in area granata fischia la fine e la festa può cominciare.

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